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Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu, nacque nel castello di La Brède (Bordeaux) nel 1689 e morì a Parigi nel 1755, Laureato in giurisprudenza, coltivò le scienze per diletto. Nel 1721 pubblicò, anonimo, il romanzo epistolare Lettere Persiane, che ebbe un successo immediato e tanto ingente da generare una dozzina di imitazioni. Nel 1734, dopo un grand tour a Vienna, in Italia e a Londra, pubblicò il libro di filosofia della storia Considerazioni sulle cause della grandezza dei romani e della loro decadenza, dedicandosi poi interamente alla stesura della sua opera più importante, Lo spirito delle leggi (1748), in cui appare la teoria della separazione dei tre poteri, legislativo, esecutivo, giudiziario. Montesquieu collaborò all’Encyclopédie con il Saggio sul gusto. Un anno prima di morire curò un’edizione accresciuta delle Lettere Persiane, che nel 1751 erano state accusate di empietà nel libello di un abate.

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