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Brevi riflessioni di fisica quantistica: Guardare oltre

“Dopo lunga riflessione solitaria e meditazione, nel 1923 mi venne all’improvviso l’idea che la scoperta fatta da Einstein nel 1905 avrebbe dovuto essere generalizzata estendendola a tutte le particelle materiali e specialmente agli elettroni”.

Louis-Victor Pierre Raymond, settimo Duca de Broglie – più semplicemente, Louis de Broglie –, all’epoca della lunga riflessione e della solitaria meditazione aveva solo trentuno anni. Eppure era già in grado di vedere quello che nessun altro, ancora, aveva neanche osato immaginare.

Pensare che non solo l’energia – come aveva scoperto Max Planck –, non solo la luce – come aveva dimostrato Albert Einstein –, ma che anche quella stessa materia di cui noi tutti siamo composti, potesse possedere una doppia natura corpuscolare e ondulatoria, era semplicemente sconvolgente. De Broglie, però, non era solo un fisico: era anche un filosofo, un letterato – con una laurea in Storia e Diritto, conseguita a soli diciotto anni – e soprattutto, un uomo curioso e libero da costrizioni.

Perché spesso, i limiti delle nostre ricerche e delle nostre scoperte, coincidono con quelli che scegliamo di imporci.

Fabio Fracas

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