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FAI BUON VIAGGIO, RABBIT HAYES

«Qualunque cosa accadrà io vivrò come se non dovessi morire perché oggi non morirò. Oggi sono qui e ho i pavimenti da pulire, i vestiti da sistemare e i compiti della mia bambina da controllare. Oggi sono viva, sono qui, e il mio compito è colmare d’amore, di felicità e di sicurezza il mondo di mia figlia. Altro che Disneyland, lei ha solo bisogno di me, e io farò del mio meglio perché, quando me ne sarò andata, abbia la mente piena di ricordi e il cuore pieno d’amore.»

«Farò del mio meglio perché, quando non ci sarò più, mia figlia abbia la mente piena di ricordi e il cuore pieno d’amore.»

Il cuore del romanzo di Anna McPartlin batte in questa frase.

C’è tutta la forza di “Rabbit”, la protagonista, una combattente capace di affrontare la malattia con un coraggio da leone, con uno spirito che ci conquista all’istante.

C’è tutta la tenerezza di una madre che pensa sopra ogni altra cosa al futuro di sua figlia, a quando dovrà lasciarle continuare il suo viaggio da sola.

C’è tutto il senso di una vita: quel viaggio in cui impariamo a fare tesoro dei piccoli istanti di felicità, in cui incontriamo compagni d’avventura con cui vale la pena condividere le tappe più importanti.

Fin dalle prime pagine di questo romanzo sappiamo che piangeremo, ma sentiamo anche non riusciremo a staccarcene. Perché, anche se la storia affronta temi dolorosi, “argomenti tabù” come una malattia che non lascia scampo, Fai buon viaggio, Rabit Hayes è innanzitutto un inno alla vita.

Ci travolge con la tenacia, la speranza, persino lo humour dei suoi protagonisti – la famiglia che si stringe intorno a Rabbit nel momento dell’addio. Insieme a loro ridiamo, piangiamo, riscopriamo quei sentimenti che danno senso all’esistenza, il bello di essere madri e figlie, fratelli e sorelle.

Capiamo che nessuno muore davvero, perché vivrà ancora nei ricordi e nelle parole che noi, che li abbiamo amati, porteremo per sempre nel cuore. Come un faro lontano ma luminoso che continua a guidarci nel nostro viaggio.

Fai buon viaggio, Rabbit Hayes

Fai buon viaggio, Rabbit Hayes

Anna McPartlin

Mia Hayes, detta Rabbit, ama la sua vita, fatta di cose semplici e di persone straordinarie. Ama sua figlia Juliet – dodici anni e coraggio da vendere – che ha cresciuto da sola. Ama il lavoro...

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