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I carnefici - Daniele Biacchessi racconta

In questa storia c’è un prima e c’è un dopo.

Prima, c’è la vita tranquilla di decine di comunità dell’appennino tra la Toscana e l’Emilia.

Dopo, c’è la furia dei soldati nazisti della 16esima Divisione Panzergrenadier SS, guidata dal generale Max Simon e dal maggiore Walter Reder, e degli uomini della Brigata Nera di Apuania, al comando di Giulio Ludovici.
Durante invece c’è la morte di centinaia di vecchi, donne, bambini, piccoli ancora in fasce a Sant’Anna di Stazzema, Monte Sole – Marzabotto, Vinca, Bardine di San Terenzo, Certosa di Farneta, Bergiola Foscalina, Fosse del fiume Frigido, Casalecchio di Reno, Casteldebole e in altri borghi inermi. 

Per tutti questi morti a oggi non vi è una giustizia compiuta, perché i nomi dei colpevoli erano scritti in centinaia di fascicoli rimasti occultati nella sede della magistratura militare, nel cosiddetto «armadio della vergogna».

Ecco perché, nel 70esimo della Liberazione, è importante ricordare quei momenti, come fanno nonno Giuseppe e il nipote Carlo, i protagonisti di questo libro, I carnefici. Dal 7 aprile in libreria.

Daniele Biacchessi

I carnefici

I carnefici

Daniele Biacchessi

In una tiepida sera di fine estate, nel cortile di una cascina a Monte Sole, un vecchio mostra al nipote un tesoro fatto di fotografie ingiallite, mappe militari consunte, cartine geografiche,...

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