Torna indietro
La mia terra promessa

Israele è un piccolo, dinamico paese pieno di contraddizioni, che la sinistra vede come uno Stato occupante e la destra come una nazione minacciata dagli arabi e dagli islamici.

Ari Shavit, nato nel 1957, da adolescente ha creduto in una occupazione “benevola”, portatrice di benessere. Ma durante il servizio militare, di fronte alla violenza e all’oppressione esercitata sugli arabi, è diventato pacifista.

Oggi è un giornalista e un commentatore politico che sfida i dogmi della destra e della sinistra dimostrando che la complessità della questione israeliana non può essere ridotta a una serie di tesi e antitesi, e che occorre confrontarsi con la storia, con ciò che è accaduto, a partire da quel piccolo gruppo di emigranti che alla fine dell’800 si mossero da più parti d’Europa per raggiungere la Terra promessa.

La mia terra promessa

La mia terra promessa

Ari Shavit

Sessantacinque anni dopo la sua fondazione, Israele deve ancora affrontare alcune questioni fondamentali riguardo alla sua esistenza e al suo futuro. Che cos'è Israele? Uno...

Vedi scheda libro

NEWS CORRELATE

Caro lettore, se desideri restare aggiornato sulle novità editoriali e le iniziative di Sperling & Kupfer iscriviti alla nostra newsletter: è semplice e gratuita.
Iscriviti alla newsletter