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Don Chisciotte della Mancia COD. ISBN 9788876844690
Narrativa

Don Chisciotte della Mancia

Miguel de Cervantes

Pagine 1064
Anno di uscita 1997
Prezzo € 22,00
Edizione
Il povero Quijada, un hidalgo della Mancia, si appassiona un po' troppo ai romanzi cavallereschi, ed entra così tanto con la mente in quel mondo che, impazzendo, comincia a credersi... Don Chisciotte. Sul suo misero ronzino, sceglie persino la sua dama: sarà una contadina del luogo, subito ribattezzata Dulcinea. Poi parte alla ventura. Entusiasta, crederà di fare del bene, ma alle spalle si lascerà solo rocamboleschi eventi peggiorati dalla sua presenza. Tornato al villaggio, verrà persino curato dalle botte prese, e i suoi romanzi bruciati. Di nuovo alla ventura, come scudiero Sancho Panza, lotterà contro i mulini a vento, verrà alle mani con molti, ne sarà picchiato, lascerà infine la Sierra Morena. Recuperato da Sancho, dal parroco e dal barbiere del villaggio donde partì, non perderà il gusto della vita vagabonda. Di nuovo, saranno duchesse, lussuosi palazzi, osterie, castelli che nascondono dame innamorate di Chisciotte. Tornerà al suo paese in tempo per rinsavire, e...

Miguel de Cervantes

Miguel de Cervantes nacque ad Alcalà de Henares nel 1547. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza spostandosi con la numerosa famiglia da una città all'altra: Valladolid, Cordova, Salamanca, Madrid e Siviglia, dove studiò presso i gesuiti. Nel 1568, fuggito per evitare la condanna per il ferimento di un certo Antonio de Segura, venne in Italia come cortigiano di Giulio Acquaviva, e in seguito come militare. Nel 1571 prese parte alla battaglia di Lepanto, l'anno dopo alla spedizione navale di Navarino. Nel 1575 si imbarcò a Napoli con il fratello per tornare in Spagna, ma la nave viene assalita dai corsari turchi e Cervantes, fatto prigioniero, fu condotto ad Algeri e venduto come schiavo. Inutili tutti i suoi tentativi di fuga, finché, nel 1580, venne finalmente riscattato e ricondotto in patria. Nel 1584 sposò Catalina de Salazar, e fino al 1600 vive a Siviglia, ma, coinvolto in un fallimento, subì di nuovo il carcere; qui scrisse le prime pagine del Don Chisciotte della Mancia. Scarcerato, fu a Madrid con la famiglia al seguito della corte di Filippo III, e nel 1609 diventò membro della Confraternita del Sacro Sacramento. Da questo momento la protezione dell'arcivescovo di Toledo e del conte di Lemos gli permise di dedicarsi esdusivamente all'attività letteraria. Morì a Madrid nel 1616. Oltre al Don Chisciotte, pubblicato in due tempi (nel 1605 la prima parte e nel 1615 la seconda), scrisse numerose novelle (Novelle esemplari, 1613), e composizioni poetiche, tra cui Viaggio nel Parnaso (1614).
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