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Sulla ricchezza COD. ISBN 9788820062132
Saggistica

Sulla ricchezza

Flavio Briatore

Pagine 192
Anno di uscita 2017
Prezzo € 17,90
Edizione
«Ci sono persone che possono spendere 10 o 20 mila euro al giorno quando sono in vacanza, ma a questi turisti non bastano cascine e masserie, prati e scogliere»: servono alberghi di lusso sul mare, servono strade, aeroporti, infrastrutture, servizi impeccabili, porti.

Apriti cielo. Le parole di Flavio Briatorerivolte a un gruppo di imprenditori e amministratori locali sono risuonate come se avesse bestemmiato in chiesa. Eccola l'Italia che arranca e che sprofonda con tutti i suoi tesori artistici e paesaggistici, l'Italia che non riesce a sfruttare e valorizzare le innumerevoli risorse che la natura e la storia le hanno donato. Perché serve a poco vantarsi di avere il maggior numero di siti Unesco rispetto a qualunque altro Paese, se poi da quell'immane patrimonio ricavi la metà della Francia. Perché gli stranieri che vengono a trovarci passano sempre meno tempo da noi, e lasciano sempre meno soldi. Però guai a parlare di lusso, che non fa pugni con le vacanze di massa ma ci potrebbe andare a braccetto. Guai a parlare di grandi manifestazioni, bloccate per impedire gli affari dei cosiddetti palazzinari. Guai a parlare di grandi opere, che dovrebbe essere un simbolo per collegare, unire, accorciare le distanze, invece diventano l'emblema del «non siamo in grado di realizzarlo». Eccola l'Italia che si arrende ancora prima di combattere, che rimane ferma ai box e che non prova neppure a scendere in pista. Il Paese nel quale la ricchezza e il benessere non sono obiettivo collettivo da raggiungere, un premio del lavoro, ma una colpa da nascondere. L'invidia sociale come malattia mortale dell'italiano, come diceva Indro Montanelli. Ma alla fine i conti non tornano, per tutti, se nel turismo l'Italia non ha che un terzo degli occupati diretti della Germania. E se il nostro Mezzogiorno, con i suoi innumerevoli patrimoni dell'umanità, più di tutto il Regno Unito messo insieme, incassa la miseria di 3 miliardi di dollari contro i 45 dell'Inghilterra. Il turismo, ovviamente, non è che un aspetto di questa analisi, ma pure una perfetta cartina di tornasole Se non è il benessere, l'occupazione, la crescita e, sì, la ricchezza ciò che questo Paese vuole per se stesso, allora «siamo perfetti così», dice Briatore. In caso contrario, bisogna cambiare. E in fretta, perché mentre noi polemizziamo immobili con le nostre deprimenti diatribe sui decimali di PIL, gli altri corrono. Con la collaborazione di Carmelo Abbate.
Flavio Briatore

Flavio Briatore

Flavio Briatore è nato a Verzuolo (Cuneo) il 12 aprile 1950, da genitori entrambi maestri di scuola elementare. Imprenditore, ex team manager di Formula 1 - con la Benetton ha conquistato il Mondiale piloti nel 1994 e nel 1995 (Michael Schumacher), con la Renault nel 2005 e 2006 (Fernando Alonso), più i mondiali costruttori del 1995, 2005 e 2006. Ha fondato il marchio Billionaire e ha molteplici attività imprenditoriali in diverse parti del mondo, con migliaia di dipendenti.
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