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George Meredith nasce a Portsmouth, nello Hampshire, nel 1828. Dopo aver compiuto gli studi di giurisprudenza in Germania, incomincia a dedicarsi all’attività giornalistica e letteraria. Ben presto si afferma come narratore nei generi più diversi, dal picaresco finemente umoristico all’intensa caratterizzazione psicologica. Tra i suoi romanzi ricordiamo La sbarbificazione di Shagpat (1856), La prova di Richard Feverel (1859), L’Egoista (1879), Emilia in Inghilterra (1864), poi riscritto con il titolo Sandra Belloni (1886), Rhoda Fleming (1865), Le avventure di Harry Richmond (1871), Diana di Crossways (1885). I frequenti riferimenti alle teorie filosofiche del tempo, uniti a uno stile elaborato e controllatissimo, fanno delle sue opere alcuni degli esempi più ambiziosi della narrativa inglese dell’Ottocento. Animata da curiosità psicologica è anche la sua opera poetica, in particolare Amore moderno, una raccolta di sonetti in forma di romanzo, e le Poesie e liriche della gioia della terra, che contengono alcune delle sue liriche più belle e interessanti, ispirate alla teoria darwiniana che Meredith interpreta con tensione emotiva, senso del mistero e profondità intellettuale. Muore a Box Hill, nel Surrey, nel 1909.

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