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Brevi riflessioni di fisica quantistica: Di cosa parliamo quando parliamo di fisica quantistica

Di cosa parliamo quando parliamo di fisica quantistica

“I fisici insegnano di routine che i mattoni della natura sono particelle discrete come l’elettrone o i quark. Questa è una bugia. Gli elementi costitutivi delle nostre teorie non sono particelle ma campi: oggetti continui simili a fluidi sparsi in tutto lo spazio.”

Questa frase è stata pronunciata dal fisico teorico americano David Tong dell’Università di Cambridge. Tong è stato vincitore, nel 2008, del prestigioso “Adam Prize” per la ricerca in matematica. Eppure, quello che dice non è sempre, necessariamente, una verità.

Anche se proviene da una fonte illustre e competente, infatti, l’affermazione di Tong testimonia unicamente il suo pensiero sulla fisica quantistica. Anzi, come sottolineava Victor J. Stenger: “Questo punto di vista è esplicitamente filosofico, e accettarlo acriticamente è un cattivo modo di pensare filosoficamente”.

Stenger, scomparso nel 2014, era un fisico particellare e contemporaneamente, un filosofo. Probabilmente, la persona più indicata per riuscire a cogliere dietro alla parvenza di una definizione scientifica, la sua natura profondamente filosofica. Fisica e filosofia, negli ultimi centocinquant’anni, hanno vissuto rapporti altalenanti: molto spesso il confine fra loro si è fatto talmente sottile da non essere più percepibile. Talmente sottile da raggiungere dimensioni quantistiche.

​Fabio Fracas

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