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“C’è un vantaggio reciproco [nell’insegnare], perché gli uomini, mentre insegnano, imparano.”

La frase appena riportata non è stata scritta recentemente. È un’affermazione di Lucio Anneo Seneca, inserita nel Libro 1 – 7:8 delle sue “Lettere a Lucilio”.

Una riflessione di quasi duemila anni fa – le ‘lettere’ furono scritte fra il 62 e il 65 d.C. – che mantiene anche oggi inalterata la propria validità. E ne ho avuto esperienza diretta proprio ieri, durante la presentazione del saggio “Il mondo secondo la Fisica Quantistica” che ho tenuto nell’ambito del progetto di formazione sulle nuove frontiere della fisica davanti a una platea competente e interessata composta da insegnanti delle scuole secondarie superiori di Padova.

I primi quattro capitoli de “Il mondo secondo la Fisica Quantistica”, infatti, sono specificatamente indirizzati a tutte le persone che desiderano approcciare questa branca della fisica confrontandosi con le logiche, le persone e le intuizioni che ne hanno caratterizzato la genesi e lo sviluppo. In quest’ottica – com’è emerso anche nell’incontro di ieri – possono rivelarsi un utile strumento a disposizione degli insegnanti, sia degli ultimi anni delle scuole superiori sia dei primi anni dell’università, che vogliono comunicare la valenza della rivoluzione quantistica ai propri allievi. E naturalmente, come chiariva Seneca nei propri scritti, riscoprire con loro le ripercussioni, le fascinazioni e le implicazioni di questo innovativo approccio alla realtà e al mondo che ci circonda.

 

Fabio Fracas

 

(Nella foto: Richard Feynman, nel 1963, mentre insegna al CERN)

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