In questo intenso romanzo Giampaolo Pansa rievoca lo sterminio degli ebrei di Casale Monferrato, la sua città natale. A condurci dentro l'orrore di settanta delitti è la voce di Attilio, un ragazzo ebreo scampato ad Auschwitz, che sul finire del 1947 incontra Carmen, una ex ausiliaria della Repubblica sociale. Nonostante l'abisso che li divide, tra i due giovani nasce una storia d'amore, cui fa da testimone il piccolo Giuseppe, diventato amico di entrambi e, a suo modo, anche lui un po' innamorato dell'enigmatica Carmen.