È questa la promessa che la madre strappa a Lisa
il giorno in cui si dicono addio alla stazione
di Vienna. Lisa Jura ha solo quattordici anni,
ma tutti nel quartiere vecchio conoscono il suo
talento: quando suona il pianoforte, tutta la via
sembra sorridere. Quella ragazzina è speciale, è
un prodigio.
Quand'era bambina, sua madre le ha impartito
le prime lezioni, ma ben presto l'ha affidata
agli insegnamenti di un famoso professore che
avrebbe potuto far brillare quel dono naturale.
Ora, però, al maestro è proibito riceverla. Perché
è il 1938 e Lisa è ebrea.
Venuta a conoscenza di una missione umanitaria,
chiamata Kindertransport, che si adopera
per mettere in salvo i bambini dalla persecuzione
nazista, la famiglia si trova di fronte a una
decisione straziante, che implica distacco, ma
anche salvezza: quale delle tre figlie prenderà
il treno che la porterà lontano da loro? C'è un
unico posto disponibile, e la scelta cade su Lisa,
perché è forte, e perché ha la musica a guidarla.
Da quando sale sul treno che fa di lei soltanto
un numero, e ancor più da quando arriverà nel
centro di accoglienza per giovani rifugiati di
Willesden Lane, Lisa si aggrapperà alla musica
con tutte le sue forze: mentre le bombe dilaniano
Londra, mentre la mancanza di notizie dalla
famiglia le spezza il cuore, mentre il futuro
è un orizzonte buio che solo le note di un pianoforte
possono illuminare di speranza. Perché
nel sogno di diventare una grande pianista c'è
la spinta a sopravvivere, c'è la promessa fatta alla
madre, c'è l'amore per quei genitori che con il coraggio di dirle addio hanno saputo salvarla
da un destino inesorabile.