L'Italia del Novecento raccontata da un cronista d'eccezione. Una cavalcata attraverso il tempo, in cui la rievocazione dei grandi eventi storici e dei loro protagonisti s'intreccia strettamente con le vicende minute di gente comune, gente che come noi ha amato, sofferto, lottato, sperato di vivere prima o poi in un paese "normale". Con il piglio del narratore di razza, Giampaolo Pansa ripercorre la storia italiana in una prospettiva molto intima, quasi famigliare. A condurci per mano lungo i decenni del "secolo breve" sono infatti prima i nonni, poi i genitori dell'autore e, da un certo punto in avanti, lo stesso Pansa, che si rivede bambino, giovane studente, tenace e appassionato giornalista alle prime armi, ritrattista polemico e pungente della società politica, uomo maturo deluso da un paese che non gli piace più.