Afghanistan: un paese a lungo martoriato dalle occupazioni straniere, dalle lotte intestine, dal governo fondamentalista. In questo inferno, una ragazza ha giurato sul cadavere di un'altra di combattere i soprusi e la violenza, in ogni loro forma. Zoya, questo è il suo nome, è la meno romantica e più vera delle eroine: nata nel 1978 a Kabul, è infatti una militante della Rawa, l'associazione rivoluzionaria delle donne afghane che ha sempre cercato di strappare la popolazione all'analfabetismo, alle malattie, alla morte. Questa è la sua testimonianza: il resoconto lucido, consapevole e sofferto delle sopraffazioni e degli abusi perpetrati per anni nel suo paese.