I fantastici 5 per dimagrire

È molto probabile che anche voi, come circa la metà della popolazione, volete dimagrire.

Immaginate il risultato che vi piacerebbe raggiungere: stare bene, sani e in forma, più forti e felici, di sicuro non depressi e neppure stanchi. Volete trovare un rimedio per il problema di salute più diffuso: il sovrappeso.

Allora continuate a leggere perché questo libro spiega come dimagrire, ma con un approccio diverso da quello delle diete tradizionali.

Tutto ciò che leggerete vi aiuterà a mettervi in forma, ma voglio anche mostrarvi le strategie e le idee condivise dalle persone che dimagriscono. La mia conoscenza dell’argomento deriva dall’esperienza, dall’avere lavorato con migliaia di pazienti che hanno trasformato il proprio corpo con successo.

In questo percorso, i Fantastici 5 vi aiuteranno. Vediamo come.

Grassi buoni. Gli omega 3 riducono il grasso addominale. Secondo uno studio della rivista International Journal of Obesity, chi segue una dieta a basso apporto calorico e mangia salmone tre volte a settimana perde più grasso viscerale di chi ingerisce lo stesso numero di calorie ma senza mangiare pesce. Come funzionano i grassi buoni? Accelerano il metabolismo e riducono il senso di fame.

Proteine di alta qualità. Sono ideali per aumentare il senso di sazietà e per costruire il tessuto muscolare. Inoltre, aiutano a perdere peso. Uno studio della New York University, per esempio, ha scoperto che il consumo di proteine, nelle quantità consigliate, produce minore accumulo di grasso. Inoltre, questi macronutrienti sono meno facili da digerire e quindi richiedono un maggior dispendio di calorie rispetto ad altri cibi: di fatto, non assumiamo tutte le calorie che contengono perché una parte viene consumata per la digestione.

Frutta e verdura in abbondanza. Le fibre, di cui frutta e verdura sono ricche, aumentano il senso di sazietà e quindi vi aiutano a non esagerare a tavola. Assumetene in abbondanza a colazione, vi sosterranno per tutto il giorno. Tre studi recenti confermano che i vegetariani perdono più peso degli onnivori: non significa che la carne faccia male, ma che i vegetariani tendono a consumare più verdure.

Carboidrati che danno energia. I glucidi complessi tengono a bada la fame. Uno studio recente dimostra che una dieta basata su cereali integrali permette di bruciare 92 calorie al giorno in più rispetto a un regime basato su cereali raffinati.

Dolci per le occasioni speciali. Occorre fare attenzione. Esagerare con questi cibi aumenta il livello della glicemia e la sensazione di fame, ma se consumati in maniera opportuna, anche i dolci possono favorire il dimagrimento. Uno studio condotto in Italia ha dimostrato che coloro che mangiano cioccolato fondente (con almeno il 70% di cacao) vedono ridursi la circonferenza addominale dopo una settimana. Questo succede perché il cacao ha proprietà antinfiammatorie e aiuta la sensibilità insulinica, quindi influenza i meccanismi di accumulo del grasso nel corpo.

Laiuto in più: UN SOTTACETO AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO

Alcuni studi recenti dimostrano che uno o due cucchiai di aceto aggiunti ad alimenti a elevato indice glicemico possono abbassare lo zucchero nel sangue e aumentare il senso di sazietà. È facile met­tere in pratica questa scoperta: usate olio e aceto per condire l’insalata, oppu­re mangiate un po’ di sottaceti come spuntino. Se non altro, soddisferanno la voglia di masticare qualcosa di croccante.

Altre dimensioni – Fabio Fracas 34

Altre dimensioni

“Non mi piace che non calcolino niente. Non mi piace che non verifichino le proprie idee. Non mi piace che si inventino una spiegazione raffazzonata per ogni cosa che non concorda con un esperimento, così da poter dire: ‘Beh, la teoria potrebbe ancora essere vera’”.

Può una teoria fisica avere sostenitori e avversari come se si trattasse di un evento sportivo o di una corrente politica? E può, quella stessa teoria, suscitare reazioni al limite dell’emotività quando le persone che se ne occupano – in un senso o nell’altro – sono illustri ricercatori e scienziati di fama mondiale?

A giudicare dalla dichiarazione riportata, che Richard Phillips Feynman rilasciò nel 1986 allo storico della scienza James Gleick, nel caso della Teoria delle Stringhe pare proprio di sì. E il motivo è che la teoria è complessa e ambiziosa al punto tale da dar luogo a un’enorme varietà di scenari per l’universo.

Senza entrare in sterili polemiche – che coinvolgono, più che altro, aspetti sociologici della comunità scientifica – è proprio la Teoria delle Stringhe la protagonista del sesto capitolo de “Il mondo secondo la Fisica Quantistica”. Grazie al confronto con Gabriele Veneziano, padre della teoria, e con Augusto Sagnotti, docente di Fisica Teorica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, in questo capitolo vengono infatti illustrati i presupposti su cui si basa la Teoria delle Stringhe e quali sono le sue possibili convergenze con la Meccanica Quantistica. Come sempre, solo affrontando con libertà di pensiero e senza alcun tipo di preconcetti questi fondamentali argomenti è possibile aggiungere un ulteriore punto di vista al nostro costante tentativo di comprendere la realtà.

Fabio Fracas

(Foto di Gabriele Veneziano)

Salone del libro di Torino 2018

Salone del libro di Torino – Eventi Sperling & Kupfer e Frassinelli

Ecco gli appuntamenti con gli autorei Sperling & Kupfer e Frassinelli per i giorni del Salone del libro di Torino 2018.

Giovedì 10 maggio

L’unico, vero, romanzo maledetto italiano

Ore 17.30, presso Caffè Letterario

Incontro con Giovanni ArduinoCora De MariaAntonio DiazGiovanni FrancesioBruno GambarottaEmilio JonaLuca Signorelli

Le venti giornate di Torino (Frassinelli) è un romanzo inquietante, profetico in modo inspiegabile. Pubblicato la prima volta nel 1977, fu sostanzialmente ignorato: è stato riscoperto dopo 40 anni ed è diventato un caso editoriale con la pubblicazione e il meritato riconoscimento in Italia e negli Stati Uniti.

 

Domenica 13 maggio

Amori senza fine: rivisitare i classici

Ore 10.30, presso Spazio Eventi

Incontro con Beatrice Mariani, autrice di Una ragazza inglese (Sperling & Kupfer)

Interviene: Maria Luisa Agnese

Una storia d’amore appassionante e struggente che omaggia e affonda le sue radici in uno dei classici più amati della letteratura, Jane Eyre di Charlotte Brontë.

Storie di relisienza quotidiana

Ore 11.30, presso Spazio Incontri

Incontro con Sara Rattaro, autrice di Uomini che restano (Sperling & Kupfer)

Interviene: Davide Lentini  Con letture a cura di Lucia Caponetto

È quando la vita va alla deriva che capisci su chi puoi davvero contare. Sara Rattaro racconta il coraggio quotidiano di eroi normali: la sofferenza che ci rende umani, la solidarietà che ci dona conforto.

Italiani di Germania

Ore 13.30, presso Spazio Internazionale

Incontro con Daniel Speck, autore di Volevamo andare lontano (Sperling & Kupfer)

Interviene: Alessandro Perissinotto

L’esordio letterario più venduto nell’ultimo anno in Germania racconta l’epopea di una famiglia italo-tedesca in cui rivivono le speranze di chi, ieri come oggi, ha abbandonato la sua terra per cercare una vita migliore

Intervista a Karen Dionne – LA CASA DEL PADRE

La casa del padre di Karen Dionne è avvincente dall’inizio alla fine. È un thriller dal ritmo incalzante, un capolavoro di stile semplice e raffinato al contempo. La suspense è palpabile grazie all’attenzione per ogni dettaglio che possa sottolineare il senso di pericolo e di minaccia. Il libro è ambientato nelle remote terre selvagge della Upper Peninsula del Michigan, dove miti e leggende sono ancora così vivi da intridere le pagine del libro. I colpi di scena si susseguono sino allo scontro finale, di un’intensità formidabile. La casa del padre è destinato a diventare un classico. Leggetelo.”

(Sara Gruen – Acqua per gli elefanti)

La casa del padre di Karen Dionne uscirà in Italia il 27 febbraio 2018. Il thriller in America ha riscosso un incredibile successo e vi consigliamo di leggere l’intervista rilasciata dall’autrice al Publishers Weekly.  I

Perché hai scelto di raccontare la storia di una donna con un passato tanto particolare?

Sono sempre stata affascinata dalle persone che ce le fanno nonostante un’infanzia difficile, che riescono nella vita pur non avendo ricevuto gli strumenti giusti.

Come ti è venuto in mente il personaggio di Helena Pelletier, che è il prodotto di un’unione malata?

Stavo cercando il background per un altro romanzo, senza trovarlo, almeno finché non mi sono svegliata in piena notte con in mente l’incipit di questo libro. E la mattina dopo, era ancora lì. Ho iniziato a scrivere per capire chi fosse questo personaggio e mi sono resa conto di avere un nuovo romanzo.

Come ti è venuta in mente la favola di Hans Christian Andersen che citi nel testo, La figlia del re della palude?

Ho letto la favola dopo aver cominciato a scrivere. Le favole mi piacciono in generale e questa mi ha colpito particolarmente, anche se non è una delle più famose di Andersen. È la storia di una bambina nata da un’innocente e da un mostro, proprio come Helena. Dovevo esplorare un personaggio cresciuto in condizioni estreme, costretto a scegliere tra natura e educazione.

Perché hai scelto laUpper Peninsula del Michigan come scenario?

Nell’estate del 1974, io e mio marito abbiamo comprato 50mila metri quadrati nell’Upper Peninsula (UP) con l’intenzione di mettere su famiglia. Ci siamo rimasti 30 anni, abbiamo costruito una baita e ci abbiamo portato l’acqua. Questo romanzo è la mia dichiarazione d’amore all’UP. È un posto unico e bellissimo. L’UP ha solo il 3% della popolazione del Michigan ma il 29 % del territorio. Vivere nella natura dà una grande soddisfazione. I primi tempi non avevamo neanche un orologio, ci svegliavamo quando c’era luce e andavamo a letto quando calava il buio – proprio come la famiglia della favola di Andersen.

Addesso vivi a Detroit. Hai fatto qualche nuova ricerca sull’UP, che dista 500 chilometri?

Io e mio marito non andiamo né a caccia né a pesca, mentre Helena e la sua famiglia vivono di quello: ho dovuto fare delle ricerche in tal senso. Conoscevo benissimo quella zona perché ci ho vissuto – le piante, l’aspetto dei boschi, il suono della natura. Ci sono tornata l’estate scorsa per fare delle ricerche per il mio prossimo libro e non è cambiato nulla. È pazzesco, sembra una capsula del tempo.

Il giorno in cui ho imparato a volermi bene – BLOGTOUR

“Il problema più grave dell’esistenza è imparare a vivere.”

IL GIORNO IN CUI HO IMPARATO A VOLERMI BENE, di Serge Marquis, ci ha colpito molto: non solo per la storia (una madre che riscopre il valore della vita attraverso il suo strano bambino), ma soprattutto per i personaggi che la popolano.
Ognuno di essi ha qualcosa da raccontare e da trasmettere a chi gli sta accanto, a chi legge, a chi si ferma un attimo per riflettere e vivere il suo presente.
Abbiamo pensato a un #blogtour e ciascuna tappa è dedicata a chi è dato qualcosa a qualcuno, senza perdere nulla, ma – anzi – diventando ancora più ricco…

Prima Tappa: si parla di Maryse, la mamma di Charlot, sempre indaffarata e schiava del suo ego,

Seconda Tappa: si parla di Charlot, un bambino davvero speciale

Terza Tappa: si parla di Alex 

Quarta Tappa: si parla di Marie-Lou 

Quinta Tappa: si parla di Hamid 

Sesta Tappa: si parla di Georges 

E poi non abbiamo resististo… E abbiamo raccolto le domande che ciascuna blogger avrebbe voluto fare all’autore di questo romanzo. Serge Marquis ha risposto a tutte e, nelle sue parole, abbiamo ritrovato ciò che in IL GIORNO IN CUI HO IMPARATO A VOLERMI BENE avevamo amato: un senso di pace, di quiete dopo la tempesta, di trobolazione che porta alla consapevolezza, di presente e contingente. Di cose piccole, che fanno grande la vita.

Sabrina: Quale dei personaggi del libro è quello che è stato più difficile da sviluppare? Perché?

Sicuramente il personaggio di Maryse, perché lei è una donna e io un uomo. Ci tenevo a rimanere fedele al suo universo, alla sua sensibilità, alle sue emozioni e alla sua intelligenza. Comunque, mentre scrivevo, ho sempre sottoposto tutto all’approvazione della mia editor. Ci tenevo al fatto che una donna mi dicesse se quello che raccontavo era plausibile o se mi stessi sbagliando.

Durante gli studi di medicina, ho avuto come docente una dottoressa che somigliava a Maryse. Ambiziosa, spesso fredda e dura, e come Maryse, era una pediatra! Ho visto dei bambini metterla lettaralmente in riga, e non l’ho mai dimenticato. I loro cuori avevano bisogno del suo cuore, non solo della sua testa. Io ero uno studente, e cose del genere ti segnano. Non ho mai dimenticato quella donna : la sfida è stato descrivere il suo mondo, rimanendo consapevole che partivo da un universo maschile.

Silvia: Lei è un psicologo proprio come Georges, quanto si rispecchia nel personaggio? E quanto l’ego conta nella sua vita ora che sta pubblicando romanzi di successo internazionale?

Certamente una grande parte di me si riflette nel personaggio di Georges. Seguo pazienti in terapia da cira trent’anni e credo di avere, dentro di me, lo stesso amore che Georges nutre nei confronti del genere umano. Come lui, anche a me piace un po’ uscire dalla norma, andare per sentieri poco battuti. Come lui sono sensibile alla bellezza in ogni sua forma, e ammetto di aver provato qualche volta il suo stesso pudore.

Per quanto riguarda il ruolo del mio Ego dopo il successo, ho capito che successo non vuol dire felicità. Sono convinto che si debba rivedere il concetto di « successo » ai nostri giorni. Il successo per me è misurarsi nel tempo in cui siamo presenti, rispetto agli altri, a se stessi, alla vita in ciò che essa offre di più semplice e profondo: un sorriso, un paesaggio, un piatto di pasta… Ecco cos’è importante! Il successo è effimero, ma la capacità di amare no, è sempre lì.

Lucrezia: Cosa vorresti che un lettore riuscisse a imparare e comprendere leggendo il tuo romanzo?

Mi piacerebbe che il lettore scoprisse cos’è veramente l’Ego e quanto ci fa soffrire inutilmente. Vorrei che capisse che noi non siamo il nostro Ego, ma piuttosto « ciò che in noi non invecchierà mai » (Marie de Hennezel) : la nostra capacità di essere presenti, di amare, di meravigliarci, di assaporare, di tramandare e continuare a imparare, in definitiva di vivere pienamente la vita piuttosto che cercare di essere qualcuno agli occhi degli altri. Vorrei davvero che il lettore capisse che è possibile soddisfare il proprio ego rivolgendo l’attenzione al presente, al momento che si sta vivendo. È questo che Charlot e Marie-Lou ci insegnano nel libro.

Lorena: Le è mai capitato di trovarsi nei panni della protagonista e come lei, pensare di voler essere il migliore tra tutti? Oppure di trovarsi nei panni di George e quindi di aiutare qualcuno a ritrovare se stesso? 

O cielo, certo! Proprio come Maryse, ho desiderato essere eccezionale, unico, il migliore tra tutti, il più celebre… Mi capita ancora di cadere in questa trappola. Ma ho imparato ad uscirne e a tornare al presente, lì dove non c’è più bisogno di sentirsi qualcuno perché nel presente non c’è confronto, né critica, né condanna. Ma io ho anche fatto come Georges : seguo, cioè, persone che si cercano e che si sentono perdute. Persone che, al primo incontro, mi dicono: « Io no so più chi sono, né dove vado». Ho imparato molto da loro. E le ho viste iniziare a conoscersi e a scoprire che niente e nessuno avrebbe potuto privarle della capacità di amare e di meravigliarsi. È questo ciò che ci insegna Marie-Lou nel libro.

Rosa: Raccontaci di te e di quale caso ti ha colpito di più nella tua carriera di medico. Cosa ti ha spinto a scrivere?

Sono un appassionato di arte: pittura, scultura, disegno. Adoro disegnare e vorrei dedicare più tempo alla pittura nei prossimi anni. Come medico, durante la mia carriera, mi sono occupato di stress e di burnout (esaurimento di origine professionale). Faccio ancora molte conferenze per aiutare le persone a dominare lo stress e a prevenire un esaurimento (emotivo e fisico). Un’esperienza particolare, durante la mia carriera, è di essermi occupato di bambini come Charlot e Marie-Lou. Alcuni lettori mi hanno detto che bambini così maturi non sono plausibili. Posso solo rispondere che hanno torto, e che avrebbe tutto da guadagnare nell’aprire occhi e orecchie per liberarsi dai pregiudizi. I bambini possono raggiungere un alto grado di maturità e saggezza molto presto nella vita.

Se sono diventato scrittore è perché ho sempre amato scrivere. Avevo undici anni e già sognavo di esserlo. Allora scrivevo poesie, ora so che è possibile veicolare molto messaggi raccontando una storia. Ci si ricorda dei racconti della propria infanzia, vettori di messaggi come l’amicizia, la tenerezza, l’amore. Essi offrivano modelli attraverso personaggi ispiratori. Ecco perché voglio continuare a scrivere fino alla fine dei miei giorni.

Tempo di Libri 2018

giovedì 8 marzo

Ore 15.00 – Spazio Incontri

Cento voci e una storia. La violenza degli uomini

Con Tea Ranno autrice di Sentimi (Frassinelli)

Donne che si raccontano e raccontano la violenza subita dagli uomini. Tea Ranno raccoglie

decine di voci di donne che vogliono riportare alla scrittrice le loro storie perché lei possa

trascinarle fuori dall’oblio. Perché la memoria è l’unica forma di riscatto.

Ore 17.30 – Sala Amber 2

Donne come noi

Con Michela Cerruti, pilota; Cristina Cattaneo, anatomopatologa; Paola Zukar, agente dei

rapper; Fabia Timaco, storyteller; Maria Luisa Ventura, neonatologa; Giorgia Benusiglio,

testimonial contro la droga e Annalisa Monfreda, direttrice di Donna Moderna

Autrici di Donne come noi

100 storie di donne italiane e contemporanee che con tenacia e coraggio hanno fatto qualcosa

di importante, abbattendo gli stereotipi di genere. Sei di loro si incontrano a Tempo di Libri

nella giornata che celebra il genere femminile.

venerdì 9 marzo

Ore 16.00 – Caffè letterario

Uomini che restano

Con Sara Rattaro autrice di Uomini che restano e Amanda Colombo

Come colmare i vuoti che la vita a volte crea? Sara Rattaro, Premio Bancarella nel 2015,

scandaglia l’animo umano alla ricerca dei sentimenti necessari ad affrontare la vita di ogni

giorno. Una storia di resilienza e di coraggio.

Ore 17.30 – Area Tavola-Laboratorio

Con Monica Sartoni Cesari autrice di Chef in 24 ore e Laura Maragliano – direttrice di Sale & Pepe

Gli amici hanno sempre impegni inderogabili quando li invitate a cena? Ai fornelli siete negati?

Niente paura! Il segreto sta nel padroneggiare le ricette principali. Monica Sartoni Cesari

insegna come destreggiarsi con tutte le basi, le tecniche e le preparazioni più comuni della

cucina. E la prossima volta gli amici faranno la fila.

Ore 19.00 – Sala Bianca

Con Adélaïde de Clermont-Tonnere autrice di L’ultimo di noi e Margherita Oggero

Un uomo in lotta contro le colpe dei padri che si ripercuotono sui figli. La scrittrice e giornalista

Adélaïde de Clermont-Tonnere presenta a Tempo di Libri il romanzo vincitore del Gran Prix de

L’académie Française e uno dei maggiori successi dell’ultima stagione in Francia.

Ore 20.00 – Spazio incontri

Il bullismo, segnali da interpretare

Con Luca Bernardo e Francesca Maisano autori di L’età dei bulli e Milo Infante con Matteo Viviani

Il bullismo non danneggia solo chi ne è vittima ma anche chi lo pratica. Il direttore dei reparti

materno-infantile e pediatrico del Fatebenefratelli di Milano Luca Bernardo e Francesca

Maisano, psicologa, insegnano a coglierne i segnali e ad intervenire per tempo, prevenendo

spiacevoli conseguenze.

Ore 21.00 – Sala Suite 1

Il bistrò dei libri e dei sogni

Con Rossella Calabrò autrice de Il bistrò dei libri dei sogni e Alessandro Barbaglia

Rossella Calabrò, giornalista, autrice e blogger, fa rivivere in Fiera le atmosfere di un bistrò

situato nel cuore di Milano. Dopo l’ironico bestseller Cinquanta sbavature di Gigio, un affresco

pittoresco che apre le porte al romanticismo di cui sono intrisi libri e scrittura.

sabato 10 marzo

Ore 13.00 – Suite 2

Milano Splatter

Con Beppe Tosco autore di Favola Splatter (Frassinelli)

Come sarà Milano tra 15 anni? Un silos colmo di cocaina nominata “Little Virgin” (inglesismo

per Madunina), esplode e scatena follie e psicosi. Beppe Tosco, autore di testi per i comici più

affermati (Luciana Littizzetto, Enrico Bertolino, Ale e Franz, Luca e Paolo, Geppi Cucciari) ci

proietta nella Milano di un futuro prossimo.

Ore 17.30 – Sala Amber 2

Storia d’amicizia al femminile

Con Sveva Casati Modignani autrice di Festa di famiglia

È nata e vive da sempre a Milano, abitando la stessa casa che apparteneva alla nonna. Nel

giorno dedicato alla città, Sveva Casati Modignani incontra il suo pubblico di affezionati lettori.

Al centro del dialogo i temi dell’amicizia e della solidarietà femminile, perno del suo ultimo

romanzo.

Ore 18.30 – Sala Amber 4

Tu sola nel mio deserto: poesie di Alda Merini

Reading con Irene Grazioli e Arnoldo Mosca Mondadori

Tu sola nel mio deserto di Emilia Rebuglio Parea

L’arte, la solitudine della follia, la vita sul naviglio: Alda Merini, simbolo di Milano e

incarnazione della poesia, rivive nelle voci di Arnoldo Mosca Mondadori e dell’attrice Irene

Grazioli. Nel giorno dedicato al capoluogo lombardo, un reading che celebra una dei suoi

esponenti più illustri.

Ore 20.00 – Suite 1

Strani eroi. Tre personaggi nel tragico imbroglio dell’Italia degli anni Settanta.

con Alessandro Bongiorni autore di Strani eroi (Frassinelli)

Nell’anniversario del rapimento Moro, in un scenario drammatico e oscuro, si muovono i

protagonisti di questo noir. Spie, poliziotti, terroristi, politici, donne affascinanti e prive di

scrupoli, giornalisti e faccendieri: personaggi di un “mondo di mezzo” inquietante. La storia

italiana riletta da un autore giovane e talentuoso.

Ore 20.30 – Sala Suite 2

Oltre e un cielo in più

Con Luca Sciortino

autore di Oltre e un cielo in più e Francesca Colosi

Partire senza date, impegni o tappe prefissate. Non prendere aerei, per gustarsi il tempo lungo

del viaggio. Questo il regalo che Luca Sciortino, giornalista e filosofo, si concede percorrendo la

strada dalla Scozia al Giappone, attraverso l’Europa, la Russia, la Mongolia e la Siberia.

Caro lettore, se desideri restare aggiornato sulle novità editoriali e le iniziative di Sperling & Kupfer iscriviti alla nostra newsletter: è semplice e gratuita.
Iscriviti alla newsletter