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Herman Melville, Mark Twain, Franz Kafka, Alda Merini, Patrick Modiano, Toni Morrison, Aldo Busi, fino ai più recenti Stephen Chbosky, David Mitchell e Markus Zusak: questi sono solo alcuni degli autori pubblicati da Frassinelli nel corso dei suo oltre ottant’anni di vita.
Un catalogo di straordinario prestigio, frutto della grande passione per i libri e per la letteratura che ha sempre pervaso chi ha lavorato per questo storico marchio editoriale.
Per questo motivo, nel lavoro che abbiamo realizzato negli ultimi mesi, abbiamo cercato di guardare moltissimo al passato, che è sempre un esercizio utile quando si deve impostare il futuro.

Per quanto riguarda le scelte editoriali, sarebbe già un grandissimo risultato, proprio per i nomi citati all’inizio, rimanere all’altezza della storia di Frassinelli, mentre dal “passato remoto”, dalla Frassinelli delle origini, abbiamo cercato di recuperare alcuni aspetti che potremmo definire di “filosofia editoriale”, a partire dal marchio, che rielabora quello originario degli anni Trenta, fino alla confezione e alla grafica delle copertine: un lavoro che ha come filo conduttore il gusto, la venerazione quasi, per l’oggetto libro.

 

La revisione grafica che abbiamo attuato sui libri di Frassinelli non è infatti un semplice esercizio estetico, ma è la conseguenza di una riflessione abbastanza approfondita che ha dato origine a una strategia editoriale: quella di cercare di riconquistare spazio e visibilità per la narrativa letteraria, cercando di trasmettere attraverso  il publishing un’idea di “unicità” che noi vorremmo fosse la caratteristica principale dei libri pubblicati in Frassinelli.

 

Ci proponiamo quindi, sia con le scelte editoriali, sia con la ricerca grafica, di andare contro l’idea che, più o meno, un libro vale l’altro, idea che si è forse un po’ troppo diffusa negli ultimi anni, e ci proponiamo di farlo con una prospettiva non solo editoriale e culturale, ma anche commerciale (che è poi quello che succede nel mercato statunitense, dove la narrativa letteraria ha uno spazio, anche fisico, nelle librerie, nettamente superiore rispetto all’Italia): non vogliamo fare un’operazione di nicchia, o elitaria. Vogliamo cercare di capire se esiste un pubblico che oggi fa più fatica di un tempo a trovare libri che soddisfino i suoi gusti, e l’idea è quella di andare a cercare questo pubblico, nella speranza che a sua volta questo pubblico, quando cerca i “suoi” libri, trovi anche quelli di Frassinelli, magari incuriosito da copertine che si staccano un po’ dalle tendenze che attualmente vanno per la maggiore.

 

Un lavoro, dunque, che si propone di trasmettere nel modo più efficace quel carattere di “unicità” che cerchiamo sempre nelle nostre scelte editoriali, che sono improntate alla ricerca di autori che a nostro avviso hanno una prospettiva di lungo periodo, e che trovano nella scrittura non solo un lavoro ma il modo di soddisfare un’esigenza “dello spirito”, che è poi molto spesso la molla che spinge a produrre le opere migliori.

Di conseguenza, cercheremo di pubblicare romanzi che esprimano un punto di vista letterario sul mondo e sulla vita, che si propongano di individuare, nelle storie del passato, del presente e del futuro, degli elementi di universalità, e che li esprimano attraverso una profonda ricerca stilistica. Perché è sempre vero in generale, ma lo è ancora di più in letteratura, che “la forma è sostanza”.

Giovanni Francesio, direttore editoriale Frassinelli, Edizioni Piemme, Sperling & Kupfer

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