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“Le copertine non sono immagini, sono materia fisica.”
E quindi: toccate la lavagna! Cioè la cover del nuovo romanzo di Dinaw Mengestu Tutti i nostri nomi.
Già selezionata tra le migliori cover dal NYT per il 2014, anche nell’edizione italiana del romanzo l’effetto lavagna è sì visivo, ma prima di tutto è tattile.
“Abbiamo usato una carta speciale, modello Curious Matter Black da 135 grammi della Arjowiggins. La stampa della sovraccoperta è una serigrafia a un solo colore. Le scritte fatte a mano con un gessetto bianco, scansionate e impaginate”.
Il risultato? Bello.

Tutti i nostri nomi

Tutti i nostri nomi

Dinaw Mengestu

Ci sono viaggi che non prevedono ritorni. Quando il giovane Langston arriva, nei primi anni Settanta, all'università di Kampala, Uganda, il mondo che lo aspetta è quello dei sogni disordinati e...

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