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Ecco per voi una breve audio-clip.
Un brano a settimana dal mio ultimo romanzo, Un uomo temporaneo (Frassinelli), letto dall’autore, cioè da me medesimo.

Perché, forse, nessuno come l’autore sa quale sia la musica di un testo. Ma soprattutto perché ascoltare è gesto rivoluzionario, in questa epoca di (non) vedenti.

Ogni cosa è immagine, spesso veloce, incalzante. Ma qui, come dice la polizia sulla scena del crimine, non c’è niente da vedere. Semmai, da immaginare.

Niente come le parole di una storia possono suscitare immaginazione.
Aguzzate le orecchie. Provate a sentire.

Buon ascolto.

Simone Perotti

Un uomo temporaneo

Un uomo temporaneo

Simone Perotti

Dalla postfazione dell'autore Ho convissuto con Gregorio per anni. Ho fatto il tifo per lui, ho temuto per lui. Non so quante volte sarei voluto essere lui. Gregorio è il mio fratello...

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