Ci sono segreti che vanno trasmessi di generazione
in generazione, come una ricchezza. Questo
romanzo comincia così, con un antico segreto
che un padre consegna nella mani della fi glia
diciassettenne. Noria è nata in una famiglia di
maestri del tè, e sa che è giunto il momento di
apprenderne i riti e le tradizioni. Sa anche che
nel mondo in cui l'umanità si è costretta a vivere
– un futuro non lontano in cui la terra non è che
un arido paesaggio bruciato dal sole – il segreto
che la sua famiglia custodisce è ancora più
prezioso. Perché solo i maestri del tè conoscono
l'ubicazione di sorgenti segrete d'acqua, un bene
ormai ridottissimo. Sorgenti sconosciute perfi no
al regime del Nuovo Qian, che domina l'Unione
Scandinava e ne amministra con la violenza le
poche risorse rimaste. Ma i segreti, specie in un
mondo disperato, non restano tali a lungo. E
Noria, dopo la morte del padre, quando ormai
il regime sospetta di lei e dei suoi, si troverà costretta
a scegliere se conservare quel segreto, o
tradire la sua famiglia e perdere tutto ciò che le
generazioni passate le hanno trasmesso.
Un racconto potentissimo e immaginifico,
un'autrice in grado, come Margaret Atwood o
David Mitchell, di ricreare sulla pagina noi stessi
e le nostre più grandi paure, e raccontarci mondi
tanto distanti e irreali, quanto vicinissimi a noi.