Salone del Libro di Torino 2025

Giovedì 15 maggio

STEFANIA S – Love me love me (Sperling & Kupfer)
Erin Doom dialoga con… Stefania S.
Romance: dove le parole incontrano l’anima
In collaborazione con Sperling & Kupfer
Giovedì 15 maggio, ore 15.30 – Sala Oro
Con la sua serie Love Me Love Me, che sta per diventare un film, Stefania S. affronta temi, emozioni e dinamiche che rendono il romance affascinante e universale. In un dialogo inedito con Erin Doom ragiona del modo in cui questi elementi possano essere tradotti e amplificati nel passaggio allo schermo.

UMBERTO PELIZZARI – Vite in apnea (Sperling & Kupfer)
Giovedì 15 maggio, ore 17.45 – Sala Olimpica con Silvia Guerriero
Umberto Pelizzari, apneista di fama internazionale, ci spiegherà come il respiro possa condizionare la nostra mente, aiutandoci a vincere lo stress, l’ansia e la paura, e rendendoci anche più felici.

SARA RATTARO – Due cuori in tempesta (Sperling & Kupfer)
Giovedì 15 maggio, ore 18.15 – Sala bianca con Valentina Ghetti
L’adolescenza. Il dolore di un lutto che si trasforma in silenzio, rabbia e incomprensioni. L’amore. Sara Rattaro racconta il suo nuovo romanzo per tutte le generazioni.

Sabato 17 maggio
PANEL ROMANCE Sperling & Kupfer
Charlotte Rose, Claire Dee, Ellie B. Luin, Giorgia Fiorella, Hazel Riley, Karim B.
Heart on fire, Beyond the Surface, Deviant, My baby, Limitless, Game of Gods
Sabato 17 maggio, ore 10.30 – Arena Bookstock con Linda Poncetta
Le autrici bestseller di Sperling & Kupfer si incontrano per un dialogo appassionato e senza filtri sul romance contemporaneo: come si è trasformato, cosa racconta davvero, e perché parla così potentemente alle nuove generazioni.
Un confronto su scrittura, identità, desiderio e rappresentazione, dentro e fuori dalle pagine.

KIRA SHELL – Mocker. Dead inside (Sperling & Kupfer)
Sabato 17 maggio, ore 14.15 – Sala 500 con Martina Donati
La presentazione dell’attesissimo spin-off di Kiss me like you love me, la serie bestseller della regina italiana del dark romance, con oltre 700.000 copie vendute.

CRISTINA SCOCCHIA – Il coraggio di provarci (Sperling & Kupfer)
Sabato 17 maggio, ore 16.30 – Padiglione 3, Stand R28, con Claudia Pintus

FRANCO BARESI – Ancora in gioco (Sperling & Kupfer)
Sabato 17 maggio, ore 17.45 – Sala Olimpica, con Giovanni Tosco
Non la solita autobiografia di una gloria dello sport, ma un viaggio alla ricerca di ciò che ci spinge a migliorare, ad affrontare le sfide della vita e a guardare le cose da una prospettiva diversa. Franco Baresi  ci accompagna tra gli snodi della sua carriera straordinaria e tesse un racconto che non segue l’ordine del tempo, ma quello delle emozioni e dei ricordi.

EMILIO TARGIA
Sabato 17 maggio, ore 18.45. Con Guido Vaciago.
Emilio Targia, autore del libro Quella notte all’Heysel (Sperling & Kupfer) e del Podcast Dentro l’Heysel (Mondadori Studios).
A quarant’anni dalla strage allo Stadio Heysel di Bruxelles, dove persero la vita 39 persone, l’autore, sopravvissuto a quella tragica notte, ripercorre quel che accadde dentro e fuori allo stadio.

Domenica 18 maggio

LUISA ORIZIO E GIULIA BIONDI – Non sapete cosa fare da mangiare (Mondadori Electa)/La cucina di Bilanciamo (Sperling & Kupfer)
Domenica 18 maggio, ore 11.30 – Caffè Letterario, con Luca Pappagallo
Due volti noti su canali e programmi food si incontrano per presentare i nuovi ricettari creati per la quotidianità in cucina: per tanti può essere un pensiero assillante ma in realtà è un gran piacere e può fare anche bene.
A partire da La cucina di Bilanciamo, il ricettario didattico (Sperling & Kupfer) di Giulia Biondi, Non sapete cosa fare da mangiare. 365 ricette per ogni giorno dell’anno (Mondadori Electa) di Luisa Orizio e La nostra cucina in casa. Oltre 100 golose ricette per riscoprire il gusto italiano di mettersi a tavola (Vallardi) di Luca Pappagallo.


JENNIFER GUERRA, VERA GHENO, CHIARA VOLPATO – Le parole sono uno sciame d’api. La violenza contro le donne: una questione culturale (Sperling & Kupfer)
Domenica 18 maggio, ore 13.30 – Pista Lingotto
Con Vera Gheno, Jennifer Guerra, Loredana, Chiara Volpato.
La violenza sulle donne non riguarda il singolo, ma permea la cultura, la storia, l’arte, la società stessa. Contro la teoria del “mostro” si leva un coro di voci che illumina i diversi aspetti del problema.

ANTONIO CAPRARICA E SVEVA CASATI MODIGNANI – Kate e la maledizione dei Galles/Lui, lei e il Paradiso (Sperling & Kupfer)

Domenica 18 maggio, ore 13.45, con Myrta Merlino – Sala oro
Un incontro inedito e imprevedibile tra una delle scrittrici italiane più amate e un grande esperto di politica estera e in particolare di Royal Family. Due personalità vivaci a confronto sui rispettivi libri (e non solo).


Luca Briasco, Antonella Lattanzi (Sperling & Kupfer)

Domenica 18 maggio, ore 17.30 – Sala granata
CHI HA PAURA DI STEPHEN KING?
Stephen King, riconosciuto maestro della narrativa contemporanea, è capace di trasformare le paure più profonde in storie straordinarie. Con la creazione di universi narrativi interconnessi, ha plasmato non solo la letteratura, ma anche il cinema, la televisione e i videogiochi. Eppure, ancora molte persone evitano di leggerlo, spaventate dal mito dell’orrore kinghiano. Ma nelle sue opere la paura non è fine a sé stessa, bensì un dispositivo narrativo che ci mette di fronte alle nostre angosce più profonde, trasformandole in un’esperienza catartica e indelebile.


RED CANZIAN – Centoparole (Sperling & Kupfer)
Domenica 18 maggio, ore 18.30 – Palco live, con Sara D’Amario
Red Canzian, storico bassista dei Pooh, condivide i valori che hanno guidato la sua vita e la sua carriera, in una riflessione esistenziale che parte da cento parole care all’autore.


Lunedì 19 maggio
“IL CORPO” DI STEPHEN KING (Sperling & Kupfer)
Lunedì 19 maggio, ore 10 – Auditorium
Evento conclusivo del progetto Un libro tante scuole.
Per l’evento finale del progetto Un Libro Tante Scuole, raccontare Stephen King con Antonella Lattanzi e Valentina Farinaccio e gli studenti, a partire dalle riflessioni pubblicate in questi mesi sul Bookblog.


FIRMACOPIE ALLO STAND

Giovedì 16 maggio
Ore 17.00 – Mary Bloomwood/Kairos (Sperling & Kupfer)

Venerdì 17 maggio
Ore 15.30 – Fantiska Tears/Stelle gemelle (Sperling & Kupfer)

Sabato 18 maggio
Ore 14.30 – Andrea De Simone/Ti meriti la felicità (Sperling & Kupfer)

Domenica 18 maggio

Ore 14 – Alessia Merola/Abroad (Sperling & Kupfer)

Ore 15.30 – Melissa Pratelli/Off-love (Sperling & Kupfer)

Ore 17.30 – Azura Helianthus/Fatum (Sperling & Kupfer)


FIRMACOPIE AL POP UP ROMANCE (UCI CINEMA)

Sabato 17 maggio/tutto il giorno
Autrici Sperling & Kupfer
Stefania S, Hazel Riley,Kira Shell, Ellie B. Luin, Charlotte Rose, Claire Dee, Giorgia Fiorella, Karim B

PIOGGIA O SOLE, C’È SEMPRE UNA STORIA FIRMATA – Campagna Stephen King 2025

PIOGGIA O SOLE, C’È SEMPRE UNA STORIA FIRMATA

CON L’ACQUISTO DI 2 LIBRI DI STEPHEN KING L’OMBRELLO IN REGALO DAL 15 APRILE AL 19 MAGGIO

Leggi il regolamento.

Intervista a KARIM B.

• Che tipo di lettrice sei? Quali sono i generi che privilegi?
Quando non pronostico la mia tbr (cosa che accade sempre più spesso) mi piace molto leggere il romance, qualsiasi tipo sia. Dark, sport, music, romance puro…
Insomma, il romance è e sarà sempre il mio genere preferito.
Ma mi piacciono davvero tanto anche i gialli . Vorrei provare però anche qualche thriller psicologico.

• Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Spero di farli sentire capiti.
Di creare un luogo sicuro per loro che serva un po’ da rifugio dal mondo che a volte può essere davvero difficile, specialmente durante l’adolescenza.
Voglio soprattutto che non si sentano mai soli.

• Descrivi il tuo libro con 3 trope
Childhood, best friends, to enemies to lovers (il mio preferito)
found family
love triangle + best friend’s brother(s)

• Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Devo essere completamente sola nella stanza e deve esserci buio. Raramente scrivo con la luce del sole (o artificiale). Non so perché mi concentro di più.
E poi deve esserci la musica. Obbligatoriamente.
Senza musica non mi muovo.

• Che rapporto hai con le lettrici e i lettori?
Loro sono la cosa più preziosa che ho.
Mi fido ciecamente del loro parere ed è per questo che mi piace consultarli, o tenerli semplicemente aggiornati sui processi di scrittura. Sono la parte più viva e bella di tutte, specie quando devono commentare le scene tristi e si scomodano nel tirar fuori le loro “denunce”. Senza di loro e la magia (l’amore) che mettono in ogni commento/messaggio, tutto questo non ci sarebbe stato.

• Com’è nata la passione per la scrittura?
Sia dall’esigenza di trovare una via di fuga sia dalla lettura. Volevo cimentarmi anch’io in qualcosa e raccontare una storia.
Quindi ho approfondito il mio bisogno di scrivere le mie emozioni nelle note del cellulare e l’ho reso più grande, sognando e scrivendo di altri universi.

• Che ruolo ha l’amore nelle tue storie?
Direi fondamentale; è il motore di tutto.

Intervista a CHARLOTTE ROSE

• Sei parte di un cambiamento che il genere romance sta attraversando negli ultimi anni: che significato ha questo per te? Essere parte di questa trasformazione del romance per me è un grande onore. Il romance sta diventando sempre più vario, inclusivo e sfaccettato. Sapere di poter contribuire a questa evoluzione con i miei libri è davvero importante per dare voce a emozioni e dinamiche che magari in passato erano meno esplorate. Cerco sempre di scrivere libri, protagonisti e eventi in cui i lettori possano rispecchiarsi.

• Pensi che il genere romance sia cambiato rispetto al passato? Se sì in che modo?
Secondo me si, ad oggi i libri cercano di trattare di tematiche forti, magari che prima erano un taboo per alcuni. Esplorano dinamiche realistiche e danno spazio ad una rappresentazione più ampia dell’amore in tutte le sue forme.

• Se dovessi riassumere in tre righe il tuo libro, cosa scriveresti?
Dolore, rivincita, amore

• Che rapporto hai con le lettrici e i lettori?
Con i miei lettori e lettrici ho un rapporto bellissimo, chiacchiero molto con loro tramite messaggi e se hanno bisogno di qualche consiglio sanno che possono contare su di me. Gli voglio bene come se fossero la mia famiglia.

• Come hai vissuto il percorso dalla storia su Wattpad alla pubblicazione?
Molto ansiosa perché non vedevo l’ora di pubblicare, ho aspettato un po’ ma ne è valsa la pena. Il momento dell’annuncio, il giorno dell’uscita e anche i firmacopie sono stati esattamente come me lo sono sempre sognata, anzi forse hanno superato le mie aspettative.

• Che tipo di lettrice sei? Quali sono i generi che privilegi?
Sono quel tipo di lettrice che legge dieci libri all’anno, davvero poco, ma la scrittura e lo studio mi tolgono tanto tempo. I miei generi preferiti sono il romance e il dark romance.

• Com’è nata la passione per la scrittura?
Mi è sempre piaciuto scrivere, anche a scuola adoravo fare i temi, di solito dovevo prendermi sempre pagine in più. Avevo provato a scrivere su wattpad già a quindici anni, ma essendo un’adolescente che cominciava a fare le sue prime esperienze di vita non gli dedicavo abbastanza tempo. Ho ricominciato a scrivere con Heart on Fire nel 2021, avevo diciannove anni e un mese dopo sarebbe iniziato il primo anno di università. Da quel momento non ho mai smesso e spero di non farlo mai, scrivere per me è come vivere tante vite parallele.

• Perchè hai scelto di pubblicare sotto pseudonimo? Come lo hai scelto?
Ho scelto di pubblicare sotto pseudonimo per diversi motivi. Da un lato, volevo creare un’identità letteraria che rappresentasse al meglio il mio stile e il tipo di storie che scrivo, dall’altro volevo tutelare la mia privacy. Nel secondo punto ho fallito, ma mi sta bene, io e i miei lettori abbiamo un rapporto senza filtri, mi piace che sappiano di più di me. Il nome, invece, è nato in modo casuale: “Charlotte” è la traduzione inglese del mio vero nome, che è appunto Carlotta, e “Rose” in realtà richiama il mio amore per le rose rosse e il romanticismo, un contrasto di forza e delicatezza, proprio come le storie che racconto.

• Che ruolo ha l’amore nelle tue storie?
Molto importante ed essenziale. L’amore è il cuore pulsante delle mie storie. Sono un’eterna romantica, innamorata dell’amore e non saprei scrivere un libro senza infondergli neanche un po’ di sentimento.

• Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Spero di farli emozionare, piangere e ridere. Vorrei che si sentissero parte integrante della storia, come se loro fossero effettivamente lì con i miei personaggi.

• Descrivi il tuo libro con 3 trope.
-Grumpyxsunshine, Hate to love, college romance.

• Com’è nata l’idea del libro?
A differenza delle altre mie storie (che sto scrivendo su wattpad) che sono molto pensate e strutturate, Heart on Fire è nata da un impeto creativo, da un flusso spontaneo di pensieri, ispirazione, emozioni e sentimenti. Non c’è mai stato nulla di programmato: ho solo deciso sentito il bisogno di denunciare la violenza domestica e minorile e da questo è nata la trama che si è evoluta in maniera naturale attorno a questi temi così delicati e importanti.

• Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Se sono ispirata potrei scrivere ovunque, sia di giorno che di notte, immersa nel caos di una folla rumorosa o nel silenzio assoluto. Mi faccio solo guidare dalla mia ispirazione, dalle mie emozioni e scrivo tutto ciò che mi passa per la testa senza pormi dei limiti.

• Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Che forse dovrebbero leggere mettendogli il cuore, non solo la testa. Non c’è niente di più bello dell’amore raccontato dai libri.

• Hai mai ricevuto commenti dai lettori che ti hanno ispirato a cambiare qualcosa nella trama che avevi già definito?
Alcuni commenti mi hanno aiutato a comprendere quali scene potessero essere sacrificate ed eliminate e quali invece dovessero rimanere intatte. Per il resto non ho mai modificato la trama principale delle mie storie: io scrivo per me stessa, non per gli altri.

Intervista a MARY BLOOMWOOD

• Se dovessi riassumere in tre righe il tuo libro, cosa scriveresti?
Kairos è un mystery romance. Il titolo fa riferimento al «momento supremo», il momento in cui qualcosa di speciale accade. È una storia d’amore, ma anche di rinascita personale.

• Che tipo di lettrice sei? Quali sono i generi che privilegi?
Leggo tanti generi diversi, ma prediligo il romance. Adoro anche thriller e gialli, quindi i romanzi che preferisco in assoluto sono i mystery romance, soprattutto quando accompagnati da una forte componente ironica.

• Descrivi il tuo libro con 3 trope
Forbidden love, hidden past, he fell first

• Com’è nata la passione per la scrittura?
Scrivo da quando sono piccola. È una passione che è sempre stata parte di me. Ho iniziato con delle storie brevi alle elementari, sui quaderni di scuola, e non ho mai smesso. Il primo anno di liceo ho scaricato Wattpad e da lì è cambiato tutto.

• Che rapporto hai con le lettrici e i lettori?
Sono molto legata a loro. Ogni giorno mi dedicano parole bellissime e spesso mi mostrano disegni ispirati alle mie storie. Poterli incontrare è un’emozione indescrivibile. Il loro supporto è stato fondamentale in questo percorso.

• Com’è nata l’idea del libro?
Quando ho iniziato a lavorare sulla trama, ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Quando sono stata a Pantelleria, mi sono innamorata dell’isola. Tra i suoi panorami di roccia vulcanica e acqua salata, ho sentito l’esigenza di dare voce ai miei protagonisti. Mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto.

• Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Nei romance l’amore gioca un ruolo chiave. Narra di un legame profondo e viscerale, ma non si limita solo a questo. Esplora anche tematiche complesse, che vanno oltre la relazione romantica, come la crescita personale e il riscatto sociale. Può evidenziare differenze sociali e culturali, narrando di amori tra mondi opposti. Getta luce sui legami più soffocanti, sulla dipendenza emotiva e sul confine sottile tra possesso e manipolazione. È un genere che ha tanto da offrire e spero che sempre più persone possano esserne consapevoli.

Intervista a ELLIE B. LUIN

• Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Scrivo solitamente di notte.
Quando è tutto buio e silenzioso, quando tutti dormono e c’è calma, la mia ispirazione si risveglia e la mia mente lavora meglio. La notte è il mio piccolo rifugio dalla frenesia della città in cui vivo, dalle giornate lunghe e piene d’impegni che non mi aiutano a concentrarmi come vorrei. Accendo una candela profumata e a volte mi faccio una tisana, faccio partire la playlist su Apple Music e qualsiasi problema sembra risolvibile, proprio come nelle storie di fantasia.

• Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
I romance sono sogni su carta. Non sono solo storie d’amore, sono evasione e realtà mescolate insieme in un sapiente gioco emozionale. Ogni coppia di personaggi è sempre un micromondo a parte con passioni autentiche e insicurezze umane, e un po’ di sana immaginazione a rendere tutto molto più magico.

• Pensi che il genere romance sia cambiato rispetto al passato? Se sì in che modo?
Penso che l’approccio al romance sia più giovane, più fresco, e che siano stati abbattuti tante censure e tanti tabù. Alcuni pregiudizi invece, rimangono incrollabili e c’è ancora tanto da lavorare per abbatterli.

Soprattutto in termini di tematiche, c’è una maggiore attenzione non solo al tema della diversità e dell’inclusivitá, ma anche una particolare sensibilità rispetto alle tematiche riguardanti la salute mentale, con una maggiore complessità e profondità psicologica dei personaggi.

Le backstory sono più complesse, le protagoniste femminili non sono più sottomesse a quelli maschili e i rapporti d’amore tra uomo e donna riescono finalmente ad essere più paritari, con bad boys che riescono a mostrare la propria vulnerabilità e ragazze che fanno del girl power il proprio punto di forza.

• Se dovessi riassumere in tre righe il tuo libro, cosa scriveresti?
Deviant è una storia oscura e perversa sulla devianza, popolata da personaggi al limite, emblemi del morally gray. Un viaggio nelle ombre dell’animo umano, che sovverte le regole e mette in discussione ciò che è giusto o sbagliato. È il ritratto di una diversità che la società teme, ma che in realtà è una tela dai mille colori e sfaccettature, molto più viva e autentica di un mondo in bianco e nero.

 

• Che tipo di lettrice sei? Quali sono i generi che privilegi?

Come lettrice prediligo i thriller, soprattutto il thriller psicologico, amo il genere distopico e al tempo stesso sono appassionata di romance con tanto mistero o con elementi fantasy.

 

• Com’è nata la passione per la scrittura?

La passione per la scrittura è nata insieme a me. Io penso che la propensione a voler raccontare storie sia una caratteristica che si possiede fin dalla nascita. Essere uno storyteller è una vocazione dell’anima. Ho sempre amato scrivere storie, da quando ne ho memoria: all’inizio le raccontavo solo a me stessa, poi ho iniziato a metterle su carta, dando voce e forma a mondi e personaggi che altrimenti sarebbero rimasti solo nella mia mente. Scrivere non è solo un atto creativo, ma un bisogno profondo, una sorta di bussola interiore che mi guida attraverso le emozioni, le paure e i desideri, miei e dei miei lettori.

• Che ruolo ha l’amore nelle tue storie?
L’amore non è solo il motore che spinge i miei personaggi a migliorarsi, a crescere, a vivere una catarsi, a cambiare e a sacrificare sé stessi, senza però snaturare la propria essenza. L’amore è la forza che trova il modo di emergere anche quando, a volte, il male può vincere sul bene. Succede anche nei romanzi, anche negli happy ending, che qualcosa possa andare storto. Ma alla fine, il vero vincitore è il sentimento supremo che ci fa sentire tutti meno soli.

• Descrivi il tuo libro con 3 trope
Forbidden love, Rivals/enemies to lovers, slow burn.

• Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Spero di trascinare i lettori in un vortice di emozioni intense e contrastanti, di farli sentire coinvolti fino al punto di non riuscire a distaccarsi dalle pagine. Vorrei che provino tensione, desiderio e inquietudine assieme ai protagonisti, che si innamorino dei personaggi anche quando sono oscuri e imperfetti. Mi piace giocare con il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, e far emergere quella parte di noi che a volte preferiamo ignorare. Alla fine, ciò che voglio davvero è lasciare un segno che sia come una cicatrice: che i miei lettori chiudano il libro con il cuore ancora in tumulto, incapaci di dimenticare la storia che hanno vissuto.

• Hai mai ricevuto commenti dai lettori che ti hanno ispirato a cambiare qualcosa nella trama che avevi già definito?
I lettori sono un grandissimo feedback e io amo ascoltare tanto tutto quello che hanno da dirmi sulle mie storie.

Adoro quando mi esternano le loro aspettative, le loro speranze, i loro timori, e soprattutto le loro mille teorie sulle parti mistery – a volte talmente ben congegnate da farmi quasi rivalutare alcune parti della storia. Non sono ancora arrivata a cambiare qualcosa nelle trame dei miei libri, ma sicuramente mi hanno ispirata a scrivere scene che forse senza di loro non avrei mai nemmeno immaginato, o non avrei avuto il coraggio di far leggere a nessuno. E no, non sto parlando della scena del balsamo!

 

 

L’EVENTO ROMANTASY PIÙ ESCLUSIVO DELL’ANNO

In occasione dell’uscita di Onyx Storm, il terzo capitolo della saga di Rebecca Yarros, Sperling & Kupfer vi invita all’evento romantasy più esclusivo dell’anno!

Martedì 21 gennaio dalle ore 17 alle 20, vi aspettiamo al Nepentha Club (piazza Diaz 1, Milano).

Per partecipare all’evento è necessario acquistare l’edizione speciale evento di “Onyx Storm” sul sito mondadoristore.it o nella libreria Mondadori Duomo di Milano dal 13 al 20 gennaio. Otterrete il pass valido per una sola persona.

Il 21 gennaio ritirate la vostra copia in libreria Mondadori Duomo a Milano (sia che l’abbiate preordinata su mondadoristore.it che in libreria Mondadori Duomo) e portatela con voi al Nepentha.

L’ingresso all’evento sarà subordinato al possesso della copia in edizione speciale evento.

All’ingresso dell’evento sarà necessario consegnare la liberatoria firmata che troverete sul retro del pass negli acquisti in libreria o scaricabile su mondadoristore.it.

I posti sono limitati, una volta esauriti non sarà più possibile acquistare il libro in edizione speciale evento.

L’accesso all’evento tramite pass è valido per una sola persona e non è possibile portare altre copie all’evento, oltre all’edizione speciale di Onyx Storm.

Siete pronti a sfidare le tenebre?

 

Scarica l’informativa privacy.

Scarica la Liberatoria per maggiorenni.

Scarica la Liberatoria per minorenni.

Operazione a premi “OPERAZIONE PRE ORDER 2025”

Scarica qui il regolamento completo.

Intervista a HAZEL RILEY

In occasione dell’uscita di “Game of Chaos” abbiamo intervistato Hazel Riley. Scopri qui le sue risposte:

Che tipo di lettrice sei e quali sono i generi che privilegi?
Sono il tipo di lettrice che non si preclude nessuna lettura, a patto che la trama abbia almeno qualche elemento che mi incuriosisca. Il romance è da sempre il mio genere preferito, fin da quando ho iniziato a leggere. Mi piacciono quasi tutti i suoi sottogeneri, in particolare i college romance e i mystery romance. Ho una grande debolezza per i thriller, poi. Debolezza in due sensi: mi appassionano molto ma sono anche una persona curiosissima; quindi, aspettare fino alla fine per la risoluzione dell’omicidio è una sofferenza inquantificabile per me.

Che ruolo ha l’amore nelle tue storie?
L’amore è la forza motrice dei miei libri. Non solo l’amore tra due persone innamorate, che hanno una relazione, ma anche l’amore tra amici e nella famiglia. Non credo che riuscirei mai a scrivere una storia in cui non è presente l’amore, anche in una sola di queste forme che ho citato sopra. È ciò che mi appassiona raccontare di più, perché l’amore è un sentimento complesso e con miliardi di sfaccettature. Ogni autore ne parla in modo differente e offre una sua visione. La trovo una cosa davvero interessante.

Descrivi il tuo libro con 3 trope
Quale dei ventimila volumi con la frutta in copertina che ho scritto? Facciamo il primo, dai, Game of Gods. College romance, emotional scars, fated soulmates.

Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Molto spesso il mio cervello non funziona, digitalmente, se prima non lo metto all’opera manualmente. Tradotto in termini più comprensibili: mi affido ancora a carta e penna. Ho quaderni e diari che riempio di schemi, frasi e appunti. Mi servono per schiarirmi le idee e, soprattutto, mi danno tante idee. Non so che processo mentale avvenga, nella mia testa, ma è così. Se provassi a fare la stessa cosa su un foglio word, non avrei lo stesso risultato. Io ho bisogno di scrivere a mano e fare brainstorming su un foglio di carta, tangibile. Una volta concluso, posso elaborare in maniera più completa ed estesa su Word, al pc. A volte la musica mi aiuta, ma è davvero raro, perché preferisco il silenzio.

Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Direi che ognuno ha le proprie opinioni. Ma mi dispiacerebbe anche, perché per me i romance racchiudono tanto di più. Come dicevo prima, qualche domanda fa, l’amore non è solo una coppia che si ama. L’amore ha più sfaccettature e modi di essere raccontato. Ha anche dei lati brutti, spaventosi, che vanno affrontati. L’amore è quello tra fratelli, tra amici, tra madre e figlio… persino tra un lettore e il suo libro preferito. I romance racchiudono l’amore e oltre, in tutte le forme complesse che conosciamo. Ne leggo e ne ho letti tantissimi, e per me è sempre affascinante scoprire come una sconosciuta mi racconterà la sua personale storia d’amore. Siamo miliardi di persone al mondo, ciò significa che abbiamo miliardi di amori diversi da ascoltare e conoscere.

Hai mai ricevuto commenti dai lettori che ti hanno spinto a cambiare qualcosa nella trama che avevi già definito?
Sì, a volte è capitato. Però, solo con cose abbastanza piccole da non stravolgere la mia idea iniziale. Alla fine, credo che ogni autore debba scrivere quello che desidera e che aveva programmato dall’inizio, anche se ai lettori non dovesse piacere. Scriviamo per raccontare le nostre idee, e leggiamo per scoprire le idee degli altri.

Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Molto semplicemente, le stesse emozioni che provo io leggendo i libri di altre persone. Emozioni e sensazioni positive, certo, ma anche negative. Rabbia, tristezza, delusione, paura sono tutte incluse. Un’esperienza completa ha i suoi lati piacevoli e quelli… meno piacevoli, ecco. Quando leggo mi piace amare i personaggi, ma saperli anche odiare. Mi piace essere soddisfatta dell’epilogo ma anche avere l’amaro in bocca perché non è andato come avevo sperato. Un bravo autore riesce a farti provare anche sentimenti negativi, secondo me. E io spero di riuscirmi a posizionare in una via di mezzo, toccando entrambe le parti nella giusta proporzione.

Hazel Riley

Intervista a CLAIRE DEE

In occasione dell’uscita di “Beyond the surface” abbiamo intervista Claire Dee. Scopri qui le sue risposte:

Se dovessi riassumere in tre righe il tuo libro, cosa scriveresti?
Beyond the surface è una storia d’amore tra due ragazzi che sono agli antipodi, ma che scoprono di avere ferite che combaciano. Dovranno andare oltre la superficie per scoprire che, al di là di ciò che gli occhi riescono a vedere, esiste un mondo nascosto, più autentico e profondo, capace di rivelare una verità che li cambierà per sempre.

Che rapporto hai con le lettrici e i lettori?
Bellissimo, grazie ai social possiamo parlare e confrontarci sempre. Ho anche un riscontro diretto sulle mie storie, che non è scontato. Poi con i firmacopie sono riuscita a vederne molti e l’emozione che si prova è unica.

Che tipo di lettrice sei e quali sono i generi che privilegi?
Il mio genere preferito è il Fantasy, se è romantasy è anche meglio! Ma diciamo che amo ogni singola sfumatura di romance.

Perché hai scelto di pubblicare sotto pseudonimo? Come lo hai scelto?
Ho sempre avuto paura del giudizio delle persone, quindi era più facile sapere che quello che scrivevo non fosse subito riconducibile a me. Poi il nome con il tempo è rimasto e ho scelto quello che ho anche perché è un po’ simile al mio, così da mantenere un piccolo legame con il nome.

Quali emozioni o sensazioni speri di suscitare nei lettori attraverso i tuoi romanzi?
Per me la lettura è uscire dal mio mondo ed entrare in un altro. Vorrei che i lettori potessero provare le mie stesse emozioni durante la lettura i miei libri e vorrei che trovassero punti in comune con i miei personaggi, riconoscendosi nelle loro esperienze e sentirsi compresi.

Descrivi il tuo libro con 3 trope.
Enemies to lovers. Forced proximity. Bodyguard x princess.

Ci sono delle abitudini o una routine specifica che segui quando scrivi?
Ho mille trame diverse e alcune mi vengono in mente anche mentre dormo… le scrivo subito, creo immediatamente la copertina e poi faccio una scaletta di tutto ciò che dovrà accadere nella storia. Appena inizio a scriverla, faccio una micro scaletta per ogni singolo capitolo. Schematizzare e mettere nero su bianco, mi aiuta.

Cosa diresti a chi che pensa che i romance siano “solo storie d’amore”?
Dire che i romance siano “solo storie d’amore” è estremamente riduttivo, perché in realtà il genere racchiude molto di più. Una storia d’amore è uno specchio dell’esperienza umana, uno strumento per esplorare emozioni universali come il desiderio, il dolore, la perdita, la speranza e la resilienza. Attraverso i personaggi e le loro relazioni, il lettore è invitato a riflettere su se stesso, sulle proprie relazioni e su come si rapporta con il mondo. Inoltre, il romance non si limita a raccontare storie personali: spesso affronta temi sociali, culturali o storici. Può mettere in luce questioni come la parità di genere, la diversità, le disuguaglianze e i traumi. Sottovalutare il romance significa sottovalutare il potere delle emozioni nella narrazione. Le storie d’amore hanno il dono di catturare il cuore dei lettori, di farli sognare, ridere e piangere, ma soprattutto di farli sentire vivi. Non è forse questo il motivo per cui leggiamo? E per trovare un po’ di noi stessi nelle vite degli altri?

Claire Dee

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