Ventuno – intervista ad Antonio Casanova

Antonio Casanova è nato nel 1972 a Ravenna. Illusionista, vincitore di due Merlin Award (l’Oscar della magia), autore di svariati spettacoli che ha portato nei più importanti teatri del mondo, ci racconta VENTUNO il thriller in libreria dal 13 ottobre.

  1. Come è nata l’idea per questo romanzo?

Da un’esperienza di vita vissuta, sul palcoscenico di un teatro di Las Vegas, il Greek Isles Hotel and Casino, dove nel 2009, successivamente al mio primo Merlin Award, l’Oscar per la Magia, mi trovavo a rappresentare il mio spettacolo, The Evocative Illusionist, e necessariamente ero costretto a vivere 24 ore al giorno la realtà di Las Vegas davanti e soprattutto dietro le quinte. La facciata di cartapesta scintillante dello show business e il mondo occulto e criminale che in molti casi vi aleggia dietro hanno stimolato la mia fantasia in maniera quasi dolorosa, fino a ispirare la storia di VentunoUna storia strana, che è in verità un grande gioco di prestigio, di cui si scopre il trucco solo alla fine. Ed è un trucco che si rivela mortale.

  1. Perché hai scelto di scrivere proprio un thriller? Sei un appassionato del genere?

Ho sempre amato i thriller e la struttura del giallo, essendo cresciuto con un nonno scrittore che spargeva libri ovunque per casa. Una moltitudine di questi erano firmati da Agatha Christie e S.S. Van Dine. Non potevo che soccombere a una tale subliminale esposizione giornaliera. Da illusionista, poi, una volta trascorso qualche anno in più a pestare la schiena del mondo, ho apprezzato in maniera esponenziale la vicinanza tra la logica con cui si crea un effetto illusionistico o un gioco di prestigio e la struttura propria dei thriller, con false piste e colpi di scena tipici del mondo dei maghi. Ho sempre avuto nelle vene la struttura di Dieci piccoli indiani, della Christie, e de L’enigma dell’alfiere, di Van Dine. La possibilità di cimentarmi in un’impresa similare da illusionista – stupendo il lettore attraverso la scrittura e dando alle pagine le valenze di scenografie di un teatro, in continua evoluzione e cambiamento per alimentare la meraviglia – era assolutamente stimolante. E irresistibile.

Quanto ti ha aiutato l’essere tu stesso un illusionista nel costruire questa storia?

Come accennavo, è stata una condizione fortunata che mi ha portato ad apprezzare le logiche e le strutture dei grandi scrittori, fino allo straordinario Jeffery Deaver – che ha firmato un meraviglioso thriller ambientato nel mondo della magia, L’uomo scomparso – e lo stesso immenso Stephen King, che nel suo IT inserisce la sparizione sotto un velo (in gergo tecnico la De Kolta: sparizione di un corpo umano inventata nel 1900 da Bautier De Kolta). Queste letture mi hanno dato la possibilità di applicare al mondo della letteratura gialla e noir quanto già faccio nel disegnare o realizzare una storia per un’illusione.


Come mai hai scelto di ambientare il romanzo a Las Vegas?

L’ho vissuta, l’ho amata e l’ho sofferta. Essendo anche dietro le quinte , e soprattutto nei vari backstage di altri spettacoli e di altri casinò, ho scoperto, da buon inviato di Striscia, realtà allucinanti e surreali, oltre alla caratteristica curiosa di una città che vede un reato compiersi ogni sessanta secondi.

Tra i personaggi cui hai dato vita, quale ami di più? (certo, è come chiedere a un padre se ha un figlio preferito…!) Riformulando: a quale ti senti più legato?

Nathaniel Poe è il figlio della trama di questo thriller, perché non nasce come protagonista del libro, ma lo diventa suo malgrado. Un personaggio che amo perché con lui ho potuto fare quello che Conan Doyle fece con Sherlock Holmes grazie proprio all’amicizia di una star del mondo degli illusionisti, Harry Houdini. Ho creato una logica particolare, che applica i principi e le conoscenze dell’illusionismo, di cui Nat viene a conoscenza proprio nel corso della storia stessa, e che lo contraddistingue in ogni folgorante e inaspettato ragionamento. Inoltre Nat, per una serie di motivi che potrò spiegare meglio negli incontri che farò per raccontare in prima persona il libro, è diventato cieco. Questa disabilità gli ha fatto acquisire capacità percettive eccezionali e una straordinaria velocità intuitiva.

Ti sei ispirato a qualche scrittore in particolare? Quali sono i tuoi autori preferiti?

Sono cresciuto tra Agatha Christie e S.S. Van Dine, sono certo che la loro influenza è stata decisiva. Poi, continuando a cercare autori contemporanei che mi dessero le stesse emozioni e la stessa sensazione di “pizzicore cerebrale”, ho contratto un virus simile leggendo Stephen King e Jeffery DeaverAnche se, nel momento stesso in cui comincio a scrivere, evito qualsiasi lettura, per tutta la durata della stesura, perché non voglio che il mio stile ne sia in alcun modo influenzato e trasformato. Infine, ci tengo a ricordare colui che è una nostra colonna portante del genere, Giorgio Faletti, che conoscevo e ammiravo, capace veramente di dare un respiro internazionale a un genere solitamente dominato da autori stranieri. Il suo Io uccido è la dimostrazione di come un personaggio televisivo non sia necessariamente solo un’immagine bidimensionale relegata al televisore stesso, ma possa spaziare in altri campi, con competenza e talento, arrivando a imprese mirabili. Proprio come Giorgio.

Stephen King riceve la National Medal of Arts

Il 10 settembre Stephen King ha ricevuto la National Medal of Arts da Barack Obama, alla Casa Bianca.

Si tratta della più alta onorificenza riconosciuta agli artisti dagli Stati Uniti d’America, istituita a partire dal 1984.

Con la medaglia si vuole onorare sia singoli sia le organizzazioni che sostengono e incoraggiano le arti in America.

Chi perde paga – il nuovo thriller di Stephen King

“Svegliati, genio!”

Un genio della letteratura che però ha smesso di scrivere.

Un lettore molto arrabbiato che ha deciso di punirlo. Un manoscritto rubato e una vendetta da gustare fredda. Poche tracce per il detective Hodges, l’eroe di Mr. Mercedes. Abbastanza per scatenare una nuova caccia all’uomo.

In autunno arriverà in Italia il nuovo thriller di Stephen King: CHI PERDE PAGA (Finders Keepers) dal 22 settembre in libreria. 

I libri che verranno… In autunno!

Ancora dobbiamo partire per le vacanze e già pensiamo ai prossimi dell’autunno, direte voi? Ma certo! Vogliamo guardare lontano e creare un percorso di letture che da questo inizio estate ci accompagni fino ai primi freddi. Sarà un anno bellissimo, in compagnia di libri che vi resteranno nel cuore.

Agosto si chiude con Mi chiamano Ada: ma chi è Ada? Un personaggio indimenticabile, statene certi. Sono le donne come lei che fanno amare le cose semplici della vita.

L’estate finisce ma bene, con il proseguo della saga che sta facendo impazzire le ragazze (e non solo) di tutta Italia. Tornate dalle vacanze troverete in libreria il terzo volume di After e poi, più avanti, anche il quarto. Cosa succederà tra Tessa e Hardin? Cosa riserva loro il futuro?

Quali confini sareste disposti a superare per amore? Ecco che Ryan Winfield ha scritto una storia d’amore dolce e davvero sexy. Sarà un settembre bellissimo con La canzone che ci ha fatto incontrare.

Ma non solo tinte rosa (in tutte le sue sfumature): servono anche colori più forti e possono regalarceli due grandi autori di thriller. Si parte con Mary Higgins Clark che esce in libreria a settembre con Quando la musica finisce.

Torna l’ex detective Hodges: dopo aver fermato Brady in Mr.Mercedes, sarà impegnato in Chi perde paga (Finders Keepers, titolo originale) a fermare un lettore fanatico e molto arrabbiato. Non vi diciamo di più, almeno per il momento, solo che è il secondo volume di una trilogia firmata Stephen King

A ottobre Antonio Casanova sarà pronto a stupirvi con una sequenza di omicidi e con un illusionista capace di far credere all’impossibile. Ventuno.

Novembre è tempo per sognare, o no? Arriva un must have per tutte le fan di uno fantasy più amati degli ultimi anni: Il mondo di the Selection. E pare che in lavorazione ci sia anche un film per la Warner Bros.

Che ne dite? Impazienti dei nostri #libricheverranno?

Stephen King e la musica in Revival: ecco la #KingPlaylist

“Non si è mai troppo vecchi per suonare il rock e sgambettare al ritmo di In The Midnight Hour. Che inizia con un mi. Tutta questa roba inizia con un mi.”

Ecco la frase che chiude la nota dell’autore in Revival, il nuovo romanzo di Stephen King, la storia di un musicista che attraversa con la sua chitarra e poche regole (tra cui arrivare puntuale ai concerti) decenni di storia e di musica. 

Soprattutto, la musica. Giovanni Arduino, traduttore di Stephen King, ha estrapolato la #KingPlaylist: quali sono i brani che accompagnano la vita di Jamie, protagonista del romanzo? King traccia, in questo libro, la storia di mezzo secolo di musica.

E per parlarne in maniera approfondita, ci saranno 2 appuntamenti radiofonici con R101:

Sabato 28 e Domanica 29 marzo alle 18:20. 

Seguiteci su Twitter e Facebook con #KingPlaylist e #Revival

Revival – Stephen King

1962. Charles Jacobs arriva, insieme a moglie e figlio, in una cittadina del New England come nuovo pastore. Giovane e appassionato, il reverendo conquista i suoi parrocchiani, e in particolare il piccolo Jamie, al quale insegna le meraviglie dell’elettricità. Ma quando una tragedia gli porta via la famiglia, la fede di Jacobs vacilla e lui viene allontanato dalla città. Jamie lo incontrerà di nuovo, trent’anni dopo. Insieme a tutti i suoi demoni.

Dal 17 marzo 2015 in Italia REVIVAL, il nuovo romanzo di Stephen King, un on the road elettrico, ai confini della realtà.

Occhio al prezzo: Pickwick -25%

A cosa serve un Pickwick?

Serve a dimagrire velocemente, quando il panettone si è posizionato poco strategicamente su fianchi e pancia. La dieta Dukan.

Serve a darti una speranza: la lingua italiana può essere salvata se ci impegniamo tutti e seguiamo poche e buone regole. Viva il congiuntivo! E Piuttosto che.

Serve a credere nell’amicizia, anche in quella un po’ particolare: a volte un cane è più affidabile e sincero di un uomo. Belle e Sebastien.

Serve a farci perdere il sonno con i romanzi di Stephen King e la sua penna che incide come un bulino le nostre notti, rendendole ancora più buio. Notte buia, niente stelle.

Serve a farci sentire bene dentro e, di conseguenza, anche all’esterno migliorando le nostre relazioni con gli altri. Guarirsi da dentro.

Insomma, un Pickwick serve sempre. Ecco perché dal 16 gennaio al 14 febbario tutti i libri Pickwick hanno uno sconto del 25%.

Buona lettura!

Rassegna cinematografica dedicata a Stephen King su RAI4

Dal 2 dicembre, ogni martedì in seconda serata, Rai4 vi dà appuntamento con un ciclo di sei film tratti da alcuni tra i più famosi libri di Stephen King.

Ecco il programma:

2 DICEMBRE Carrie – Lo sguardo di Satana (1976), tratto dal primo romanzo di Stephen King, magistralmente diretto da Brian De Palma.

9 DICEMBRE La metà oscura (1993), diretto da George Romero 

16 DICEMBRE The Mist (2007), tratto dall’omonimo racconto della raccolta Scheletri, diretto da Frank Darabont, già regista de Le ali della libertà (1994) e Il miglio verde (1999).

23 DICEMBRE Cujo (1983) diretto da Lewis Teague.

30 DICEMBRE La zona morta (1983)  diretto da David Cronenberg.

7 GENNAIO Misery non deve morire (1990), tratto dal romanzo Misery, diretto da Rob Reiner e ricordato per l’Oscar e il Golden Globe assegnati alla protagonista Kathy Bates.

Inoltre, a partire dal 15 dicembre andranno in onda da lunedì a venerdì alle 20:20 le due stagioni della serie televisiva Under the dome.

Il 2015 si aprirà in bellezza con la miniserie in tre parti La tempesta del secolo che andrà in onda in prima serata domenica 4, lunedì 5 e martedì 6 gennaio.

Maggiori informazioni sul sito di RAI4

Mr. Mercedes: il Re è tornato

L’unica verità è il buio, ed è in quella tenebra profonda che la penna di Stephen King fa piombare chi legge Mr. Mercedes. È in quel buio che Brady Hartsfield ruba una Mercedes SL 500 da dodici cilindri e falcia un gruppo di persone accampate fuori dal City Center, in coda, da ore, in cerca di lavoro, dando inizio a una lunga sequela di eventi e corrispondenze fra lui e Bill Hodges, il detective che deve risolvere il caso.

Una dopo l’altra, pagina dopo pagina, in una corsa contro il tempo dove bene e male sono facce della stessa medaglia, o della stessa maschera da pagliaccio, Mr. Mercedes è esattamente questo: un romanzo incalzante, un viaggio nel torbido della mente umana, una storia di drammi che non pretende di dare risposte, ma solo atterrire, forte di uno stile incisivo che non si perde in digressione e va dritto al sodo, a quel “cupo scrigno di prodigi” che può diventare una persona cresciuta in balia degli eventi.

Un thriller da divorare come un cono al cioccolato in una tiepida mattina di inizio giugno, perché tutti amano l’omino dei gelati, e allo stesso modo amerete anche l’ultima fatica di Stephen King.

(Stefano Romagna)

I cattivi di Stephen King

Per la traduzione di Mr. Mercedes, il particolare essenziale è stato trovare la voce italiana di Brady Hartsfield. Perché lui è il cattivo della porta accanto. La banalità del male personificata. Un ragazzo capace di una strage impensabile e di nascondersi dietro a un sorrisone quando fa la spesa al supermercato. La sua voce originale parla di un’oscurità racchiusa in un involucro gelido, a proteggerla dagli sguardi esterni. Parla della suburbia americana in preda a una recessione devastante.

Brady non è il pagliaccio di It. La succhia-luccicanza con il cappello a cilindro di Doctor Sleep. I vampiri de Le notti di Salem. Il proprietario luciferino del negozio di Cose preziose. Non è un  dottorino calvo di Insomnia o le creature extraterrestri de L’acchiappasogni o gli zombie di Cell o le bestie da un’altra dimensione de La nebbia, in un elenco che potrebbe continuare per migliaia e migliaia di battute.

No. Per l’apparentemente normalissimo Brady Hartsfield l’unica priorità è ferire il mondo, lasciando un segno, per citare un passo di Mr. Mercedes. E per lui l’unica verità è il buio.

(Giovanni Arduino, traduttore di Stephen King)

Ma chi è il cattivo più cattivo nei romanzi di Stephen King? ditecelo con un tweet o un post su Facebook usando #CattiviDiKing

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