Le note della passione – una nuova (bella) trilogia

Basta con le trilogie. Anzi no!

Possono non piacere a tutti, ma quando sono accattivanti bisogna segnalarlo al pubblico interessato.

Se per caso vi trovaste in mano Mi vorrai, primo volume della trilogia Le note della passione di C.D. Reiss, e decideste svogliatamente di leggerlo, vi ritrovereste a passare la notte in bianco, ansiose (ansiosi) di arrivare alla fine. Perché?

Perché Monica, la protagonista, è proprio una tipa in gamba: fa la cantante, ha degli amici particolare (soprattutto Gabby), è smaliziata abbastanza da sapere cosa piace a un uomo (e sa bene che anche lei piace agli uomini), accetta di giocare con un perfetto sconosciuto, pur elencando tutte le cose di lui che potrebbe temere.

Perché Jonathan, è vero che è problematico, impelagato con l’ex (immancabile), ricco (come da copione) e attento alle esigenze della ragazza che gli fa perdere la testa (la manda anche a fare shopping con la sua carta di credito, obbligandola a non spendere meno di 3000 dollari), ma è anche simpatico, ironico, né troppo rigido né troppo fissato. Insomma, non proprio il ragazzo della porta accanto, ma a tratti credibile.

Mettete insieme lei testarda e a volte spudorata, lui ironico e perverso, e il mix vi farà sorridere e sognare. E rimanere in spasmodica attesa del secondo volume. Perché lui la ama, lei lo ama, ma allora perché lui è così in ansia quando entra in gioco Jessica?

Da leggere di sera, con camomilla sul comodino, insieme a qualche biscotto mela e cannella.

La trilogia delle stanze – Trovami

La storia di Elle (ambientata in una Parigi cupa e poco turistica) è diversa dalle trilogie erotiche a cui, ultimamente, siamo stati abituati.
Elle non è una ragazza innocente e sprovveduta (forse un po’ ingenua, ma è anche molto giovane), fa la escort per aiutare la madre malata e con una certa convinzione considera andare a letto con gli sconosciuti una seduta di ginnastica.
È bella e morbida (nessuna bellezza scheletrica o filiforme), è un po’ impacciata con le sue forme ma sa come utilizzarle per far parlare gli uomini (il che denota che è un po’ scafata).
Il primo capitolo de La trilogia delle stanze ruota intorno a Pigalle, iniziazioni erotiche, conflitti e ambiguità e a una ragazza  molto combattuta, perché la situazione in cui si trova non è semplice.
Da escort, Elle diventa la fidanzata di un pezzo grosso che ama più per il suo romanticismo e per le attenzioni che le dedica che per le sue doti sessuali.
La parte fisica la vive (in maniera molto particolare) con un cliente sconosciuto, che scopre essere il fratello del suo futuro sposo.
Sì, perché Elle continua a fare la escort anche con l’anello di fidanzamento al dito, inizialmente perché ha bisogno di soldi per un regalo speciale al futuro sposo, poi perché sente nascere una certa passione per il cognato misterioso.
Insomma, in questo romanzo niente è come sembra: messaggi scritti, regali, camere di hotel, amici, amanti, mamme e maggiordomi. Trovami, la prima stanza della trilogia, ha non pochi colpi di scena.
Eros (molto, a volte raffinato a volte sconcertante), sesso (anche un po’ perverso per certi versi), mistero, amore: gli ingredienti per piacere ci sono tutti.

La consigliamo a chi:

ama l’eros raffinato e non ne può più di frustini e manette
ama Parigi perché Parigi è sempre Parigi
ama le atmosfere cupe, i luoghi ambigui, i personaggi foschi

Da leggere con:
macarones e caffè lungo.

Una particolare specie di…

Le quattro amiche di Sex and the City hanno fatto scuola: hanno sdoganato le confidenze tra donne (non che prima non si facessero, semplicemente gli uomini erano all’oscuro di come si parlasse di loro), hanno creato e a volte ribaltato stereotipi femminili (la donna romantica alla ricerca del buon partito che si concede scappatelle, quella in carriera che poi si innamora e lascia Manhattan per amore, la disinibita e promiscua che diventa monogoma).
Dagli anni ’90 gli uomini hanno iniziato a guardare diversamente quattro donne sedute a bere un cocktail.

Anche in Una particolare specie di attrazione c’è un consesso di amiche (la bella, la manager, l’artista fragile e pudica) che si incontrano per parlare di sesso e libri (cioè, di libri che parlano di sesso, in un circolo letterario sicuramente sui generis) e in una fiction nella fiction, Kim (l’artista pudica) che legge nel romanzo oggetto di discussione la storia d’amore tra un cowboy e una ragazza di città, si trova a sua volta a viverne una con Ty. Attraente proprietario di un ranch, ragazzo tutto muscoli, cavalli e molto cervello (romantico – detto per inciso – da morire).

Il divario tra i due non è solo relativo alla distanza di abitudini e prospettive di chi vive in città e chi in campagna, ma ha un respiro più ampio perché Kim è asiatica e sente – molto più di un ragazzo occidentale – le pressioni dei genitori e le loro aspettative sul suo futro (cioè, tornare a Hong Kong appena terminati gli studi d’arte, entrare nella compagnia internazione di famiglia, sposare un connazionale).

Ty la chiama libellula, perché Kim e piccola e colorata, la inizia al vero piacere fisico, le fa prendere coscienza del proprio corpo e della propria indipendenza.
Ma c’è un aereo che aspetta la ragazza, come andrà a finire?

Clichè sì, ma con garbo: Ty è innamorato, soffre di una sindrome da evitamento e cerca l’altra metà della mela; Kim è combattuta tra aspettative e ambizioni. Astraendosi da ranch, Hong Kong, body painting e confessioni hard, in Una particolare specie di attrazione possiamo trovare situazioni emotive, dialoghi, scambi profondi e confessioni che possono essere vissuti anche nella vita vera. E sognare un partner affascinante, attento e innamorato come Ty.

Da leggere se:
– amate la campagna, gli animali e lo yoga
– gli ombrelli colorati, d’inverno, vi rallegrano le giornate
– siete fermamente convinti che gli opposti si attraggono

Da accompagnare con un’apple pie ricoperta di gelato alla crema e un lungo caffè.

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